Regia di Dino Risi vedi scheda film
La donna (ovverosia il sesso), fiutata poichè la vista lo ha abbandonato, è ormai l'ultima ossessione che rimane a Fausto, il protagonista (uno straordinario Gassman), che dapprima decide di cedere alla debolezza psico-fisica che ormai permea la sua esistenza, facendola finita, e poi viene convinto a desistere proprio dalla donna, ma nella sua rappresentazione romantica, nelle vesti dell'amore. E anche della speranza: è un film su questi due elementi e la morale tende al cristiano, ma non è così scontatamente ottimista (buonista), facile quanto potrebbe sembrare: il viaggio della sofferenza - soltanto in superficie spensierata - di Fausto è tutt'altro da un percorso di redenzione (non è poi così distante dal peccato, al termine della vicenda) e lui stesso non ha nulla di immacolato. Una delle opere maggiormente ricordate e decantate sia per Gassman che per Risi (e in definitiva della coppia, che ha lavorato assieme in oltre una dozzina di film), e a ragione. Pacino rifarà il ruolo di Gassman vent'anni dopo, senza sfigurare.
Un ufficiale, rimasto cieco durante un'esercitazione militare, si reca da Torino a Napoli, scortato da un soldato giovanissimo. Pare pieno di vita, ma quando arriva a destinazione rivela il proposito di suicidarsi; l'amore di una donna gli farà cambiare intenzione.
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