Regia di Mikio Naruse vedi scheda film
Che roba i litigi domestici!
Tenera svolta in salsa di commedia per Mikio Naruse, la prima della sua carriera (escludendo i titoli perduti). Stranamente rallentata e dal ritmo pacifico quando inizia - strano perché Naruse è un sublime alfiere del "melodramma frenetico" - col procedere del minutaggio rivela la sua reale natura, attingendo dal consueto campionario di problemi relazionali, di "messe in scena" nello sfogo dei drammi umani, e di connotazioni sociali del rapporto uomo-donna (qui nel personaggio di Chieko, poeta squattrinato campato dalla moglie attrice). Il suicidio della coppia di vicini e la presenza di una struttura circolare, che apre e chiude il film con un ragazzino che va in bici nelle vicinanze di un treno - memoriale dei bambini vittime di incidenti nei film precedenti di Naruse - dànno comunque alla commedia un sottofondo stranamente cupo, di cui Naruse non riesce a fare a meno.
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