Regia di Dario Argento vedi scheda film
Non voglio ripetere cose già dette, o illustrare troppo un film già molto noto. Credo sia il miglior film di Dario Argento. Tutto funziona bene: l'ambientazione scura e rarefatta, i silenzi, le musiche, la trama, i personaggi. A me, tuttavia, non sono piaciute alcune scene di compiaciuta e ostentata violenza, come la sequenza del primo omicidio e l'uomo sbattuto con la bocca su uno spigolo. Secondo me siamo nell'ambito del sadismo... A parte questo, il film mi ha coinvolto molto, ed è di quelli dove si rimane a pensarci anche dopo averlo visto.
Ecco alcune scene che fanno paura nel modo che piace a me: il personaggio di Clara Calamai visto allo specchio nel lugubre appartamento della sensitiva, i quadri alle pareti, il disegno sotto l'intonaco, le inquadrature negli appartamenti prima degli omicidi, la musichetta infantile con una nota fuori chiave, che è come una pugnalata...
I personaggi li ho trovati ben definiti e credibili. Anche annotazioni collaterali, come l'alcolismo dell'amico del protagonista, sono ben piazzati e verosimili. Il personaggio della bambina è decisamente inquietante (l'attrice si chiama Elmi; è figlia di Maria Giovanna?).
In generale, il film può essere visto anche come una riflessione sul devastante effetto che sui bambini hanno le scene di violenza a cui assistono.
A margine, si può ravvisare la tematica del femminismo e del nuovo posto della donna nella nuova società post-sessantottina. In ogni caso è Un film da vedere per tutti, anche per i non cultori del genere come me.
PS: David Hemmings mi ricorda molto Paul McCartney.
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