Regia di Dario Argento vedi scheda film
Profondo rosso è diventato da decenni ormai un film di culto,personalmente però non lo considero un capolavoro, ma più che altro un buon film del genere, forse uno dei migliori del regista Dario Argento che è sicuramente uno dei maggiori (se non proprio il maggiore) esponenti dell'horror italiano. Questo suo quinto lungometraggio è accurato, ben congegnato ed elegante. Ha una buona sceneggiatura che dà vita ad una trama interessante che si alterna tra sequenze tranquille e sequenze spaventose sempre contornate da un tocco giallo che rende difficile allo spettatore riuscire a scoprire chi sia l'assassino nonostante lasci degli indizi piuttosto rilevanti. Si assiste così ad accoltellamenti, gole tagliate, ritrovamenti di cadaveri, illustrazioni mostruose e alla terribile ricerca che intraprende il protagonista Marc in una casa chiamata "la villa del bambino urlante" che è certamente l'elemento più agghiacciante di tutti. Ma anche il silenzio che accompagna talvolta le scene più cariche di tensione psicologica fa il suo effetto, come anche la scelta delle musiche di Goblin, perfettamente ossessive ed allarmanti.
Gli spunti si rivelano abbastanza interessanti e nella storia c'è perfino un po' di sentimento, anche se i risvolti sono tragici. Inoltre, considerando il fatto che negli anni settanta i film di questo genere non ricorrevano a trucchi ed effetti speciali da videogame, ma a trucchi più artigianali e semplici, lo splatter in questo caso appare più realistico ed inquietante che mai. Insomma, un film che è un vero incubo indimenticabile.
Ottima.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta