Regia di Dario Argento vedi scheda film
Se ne parla spesso come del film italiano che ha turbato le notti dei ragazzi della generazione (ma sì, parliamo come mangiamo) della mi' mamma, cioè di quei coraggiosi che, avendo solo 12-13 anni e non potendo andarlo a vedere "ar cine" perché vietato ai minori di 14, si fingevano un po' più grandicelli per poi rimanere terrorizzati.
Nei 35 anni a seguire si sono prodotti abbastanza film di tensione e/o macabri, al punto che oggi Profondo Rosso non è più così schoking e si può vedere senza tenere il defibrillatore a portata di mano, pur riservando una bella dose di paura. Quinto film di Dario Argento, che successivamente ha smarrito la retta via e ha diretto dei discreti troiai, Profondo Rosso è un ottimo thriller/horror con una trama ben congeniata e diverse scene veramente a regola d'arte (Argento, si sa, è più un abile costruttore di situazioni che un buono sceneggiatore).
Si riprende benissimo dal pessimo inizio con la medium in una trance recitata in maniera orrenda e ci ritroviamo dopo pochissimo con un omicidio scottante fra le mani. Un musicista inglese s'improvvisa detective e s'adopera per venirne a capo, morbosamente attratto dal caso, resistendo anche quando vengono prese di mira dal misterioso killer le persone che collaborano con lui...
In definitiva, un film ottimo, con situazioni ben impostate e al cardiopalma, anticipate da quelle nenie infantili che riecheggiano prima di ogni omicidio.
I Goblin...come scordarla?
Personalmente, la trovo irritante!
Molto bravo!
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