Regia di Dino Risi vedi scheda film
Una discreta commedia, con momenti buoni e momenti meno buoni. Il soggetto sembra essere la contestazione della moderna civiltà dei consumi e i suoi vari esponenti (il profeta, gli hippy...). La definizione del protagonista e la sua opposizione alla moderna società la trovo però riuscita solo a tratti, o sotto certi aspetti. Migliore e più puntuale trovo quella degli hippy, sui quali il film ci offre un episodio gustoso. Mi sono riuscite divertenti le scene al cimitero d'automobili, compresa quella della mamma che tenta di attirare il figlio con mille smancerie, ma poi arriva "il profeta" che mette le cose a posto. Gassmann è bravo e si mette d'impegno, ma non è sempre sostenuto da una sceneggiatura all'altezza. La parte centrale del film è un po' debole e trascinata, mentre abbastanza buone sono le rimanenti. In ogni caso trovo buono il finale, che mostra l'epilogo delle storie di molti contestatori. In un ruolo secondario troviamo anche Oreste Lionello, secondo me uno dei migliori doppiatori italiani in assoluto. Tuttavia, assurdamente, pare che proprio qui che è anche attore sia stato doppiato da un altro. Forse il motivo era che lui non aveva l'accento romanesco, ma mi pare comunque una scelta paradossale. Dino Risi è in questo film in vena di satira e critica allegra, non di cattiveria e cinismo come in altri film (dove non mi piace).
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