Regia di Federico Moccia vedi scheda film
Tre ragazzi, universitari a Roma, condividono un appartamento. Improvvisamente la padrona di casa decide di affittare altre tre stanze della casa, dandole a delle ragazze. La convivenza, inizialmente difficile, si farà via via più interessante.
Alla faccia della banalità, del già visto, del prevedibile, del luogo comune, dell'ingenuità più assoluta, in spregio alla più bassa considerazione possibile dell'intelligenza dello spettatore medio, ecco che nel 2013 arriva un film come Universitari - Molto più che amici, (in)volontariamente demenziale fin dal titolo e sottotitolo, e molto peggio nei contenuti. Dietro all'operazione c'è però un vecchio volpone, Federico Moccia, già autore di libri e pellicole sullo stesso registro (da 3 metri sopra il cielo in avanti), ovverosia sul rimpasto più clamorosamente privo di originalità e di mordente di situazioni ovvie ambientate in un vago e approssimativo contesto giovanile, che coinvolgono personaggi monodimensionali al limite del fotoromanzo o della telenovela. Questo è lo spessore della sceneggiatura che il regista scrive insieme a Ilaria Carlino: inutile aspettarsi di più. E impossibile è rimanere delusi, alla luce di tanta premessa, osservando le claudicanti recitazioni dei protagonisti, un manipolo di giovani senza troppa esperienza sul set (Simone Riccioni, Brice Martinet) o inequivocabilmente poco dotati/mal diretti (Nadir Caselli, Primo - figlio di Aldo - Reggiani); al loro fianco sfilano alcuni nomi di maggior rilevanza, fra i quali anche qualche attore vero: Enrico Silvestrin, Barbara De Rossi, Amanda Sandrelli, Paola Minaccioni, Luis Molteni, Maurizio Mattioli, Francesco Troiano. Il risultato nel suo complesso è esattamente fastidioso quanto le onnipresenti, ridondanti e chiassose musiche che pescano dal pop radiofonico contemporaneo; la colonna sonora originale è a cura di Massimiliano Pani, figlio di Mina e Corrado Pani. 1,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta