Regia di Justin Lin vedi scheda film
La banda di Toretto (Vin Diesel), lasciate da parte le corse illegali e i furti da criminali di periferia, gioca ancora alla parte dell’eroe a fianco del poliziotto Hobbs (Dwayne Johnson), uniti stavolta contro un minacciosissimo esercito di mercenari, guidati dal terrorista inglese Owen Shaw (Luke Evans).
Se il quinto capitolo aveva definitivamente proiettato la saga al trionfo mondiale, il suo seguito non delude gli appassionati dei blockbuster adrenalinici e testosteronici: pur mantenendo il suo tradizionale imprinting da b-movie, abbracciando il motto «bigger’s better», infila una serie di gigantesche sequenze d’azione catastrofica (su tutte l’indimenticabile combattimento contro il carro armato in autostrada), sospese tra CGI e folli peripezie stuntmen.
La gang torna al completo con il ritorno di Lettie, quella Michelle Rodriguez data per scomparsa col quarto episodio: assieme alla perfida Gina Carano (ex combattente MMA) forma una coppia di donnini androgeni ben poco rassicuranti. Cattivone un po’ naif quello di Luke Evans, ma passa. Mia e Brian, come annunciato in Fast 5, hanno intanto messo su famiglia. Al fianco del trio Vin Diesel, Dwayne Johnson e Paul Walker non mancano Tyrese Gibson, Ludacris, Jordana Brewster, Gal Gadot e Sung Kang. Il finale si riallaccia con gli eventi di Tokyo Drift, introducendo il cattivo della prossima puntata (Jason Statham).
Accentuando la serialità con abbondanti riferimenti a sequel e prequel, Justin Lin migliora la confezione, trascurando ancora il contenuto (sempre poco importante): ma tanto basta per un piacevole intrattenimento.
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