Regia di Arnon Goldfinger vedi scheda film
The flat è invece un assurdo documentario sulla storia di una famiglia che scopre un’amicizia intensa dei nonni del regista Goldfinger verso una coppia di tedeschi. La vicenda personale s’intreccia con la Storia universale, quella con la S maiuscola.
Il film narra le vicende del regista che diviene una sorta di 007, nome omen, nell’appartamento al terzo piano di un edificio stile Bauhaus a Tel Aviv, ereditato dalla madre, e prima appartenuto ai nonni immigrati in Palestina dalla Germania, diviene teatro di ritrovamenti, quando i membri della famiglia si radunano per sgombrare la casa piena di memorie. Alcuni oggetti danno lo spunto al regista per iniziare una ricerca che si snoda tra i due paesi, con l’obiettivo di capire perché i suoi nonni abbiano mantenuto prima, ma anche dopo la Shoah, rapporti di stretta amicizia con una famiglia tedesca dei Von Wildstein e forse, persino nazista.
Narrando una storia familiare di persecuzione e/ o salvezza, il film sebbene possa essere interessante per il tema della ricerca e memoria, ormai comunque trito e ritrito, non convince per la sorta di ossessione in cui il regista ci cimenta. Superato e anacronistico, lascia delusi.
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