Regia di Jeff Wadlow vedi scheda film
I ragazzi supereroi di Kick-Ass sono cresciuti: Hit-Girl si scontra con la quotidianità di una famiglia normale e del liceo; Kick-Ass trova senso d’appartenenza, insieme agli eroi che ha ispirato, nel supergruppo Justice Forever; il vendicativo Red Mist si cambia nome in Mother Fucker e, con il superpotere dei soldi, recluta pericolosi scagnozzi, su tutti l’ex guardia del corpo di Putin Madre Russia. Se il film precedente giustapponeva i supereroi al mondo reale e alla sua criminalità, questa volta è il crimine stesso a mettersi in costume e ad abbracciare l’effimera fama catturata sui social network, da YouTube a Twitter. Il cambio al timone, con il nuovo regista Jeff Wadlow, è piuttosto indolore (del resto Vaughn e Millar rimangono a supervisionare il progetto) e il gusto per l’iperviolenza praticata e subita da adolescenti si ritrova anche in questo secondo capitolo. Non potendo alzare ulteriormente l’asticella dello splatter e del cattivo gusto senza incorrere in visti di censura troppo penalizzanti, Kick-Ass 2 accelera il ritmo e moltiplica sia le scene d’azione, sia le parentesi comico-grottesche. Dona un’anima a questa girandola di eccessi Chloë Grace Moretz nei panni di una Hit-Girl più umana, costretta a vedere come la sua infanzia l’abbia danneggiata eppure, di fronte alle brutture del mondo reale, ancora più fiera della propria micidiale diversità. Impossibile resisterle.
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