Regia di Seijun Suzuki vedi scheda film
Opera minore ma sempre bella tosta del grande Suzuki. 7 TOSTO
Suzuki guarda al noir/hard boiled USA con tanto di donne misteriose (potenzialmente dark lady?), trama intricata, musiche a tema e detective outsider, ma gira con la libertà e la modernità (guardando alle nuove correnti europee) che gli permette la serie B. C'è routine è vero, ma Tamon (il protagonista) a differenza dei caratteri simili americani abbandonati al cinismo e al disincanto è un idealista e vive nella speranza di poter cambiare in meglio la società. Cosi uno dei cardini del genere è ribaltato, anzi 'nipponizzato' e ibridato con la figura del samurai. Oltre a questo sono da segnalare sicuramente le doti tecniche del regista e della troupe, evidenti in alcune sequenze da capogiro come il lungo finale e l'incrocio magistrale di linee di ripresa sia in interni che in esterni illuminati dall'eccellente fotografia in b/n. Suzuki ha fatto di meglio ma recuperare anche certi suoi titoli meno apprezzati lo trovo piacevole e anche doveroso.
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