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Bestialità

Regia di Peter Skerl vedi scheda film

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La recensione su Bestialità

di undying
7 stelle

Controverso lavoro di un regista che ha saputo trattare finemente un tema scomodo utilizzando al meglio un valido cast...

 

Su un'isola si consuma un dramma: una bambina vede la madre avere un rapporto intimo con un cane mentre il padre entra nella casa, interrompe l'osceno connubio e da fuoco alla dimora. Qualche tempo dopo, su quella stessa isola, un architetto giunto per lavoro -seguito dalla moglie con la quale è in crisi- resta affascinato dalla presenza quasi spettrale di una ragazza (la splendida Leonora Fani) sempre accompagnata da un cane...

 

locandina

Bestialità (1976): locandina

 

Da un idea di Luigi Montefiori (più noto ai cultori del bis italiano con lo pseudonimo di George Eastman) il regista all'epoca apolide (oggi invece cittadino americano) Peter Skerl realizza un film a tematica sconveniente, quasi brutale per contenuti: zoofilia, rapporti a tre, festini con anziani infoiati e attizzati da estroverse fanciulle (una giovanissima Ilona Staller)...

 

scena

Bestialità (1976): scena

 

Solo il cinema (liberissimo e) italiano di quegli anni poteva affrontare queste argomentazioni che, peraltro, sono qui inserite in un contesto narrativo non fine a se stesso ma di alto spessore, come il tragico, coraggioso e per nulla lieto finale lascia intendere: "Che facciamo adesso?", apostrofa lo sconfortato architetto la moglie, subito dopo la sentenza medica. "Siamo stati puniti..."

 

scena

Bestialità (1976): scena

 

Bestialità è dunque film controverso, ma che merita la visione non foss'altro per la seria messa in scena e la validissima prestazione degli attori tra i quali, oltre alla ex di Vittorio Gassman, Juliette Mayniel (madre di Alessandro) sono da segnalare: il sempre grande Enrico Maria Salerno nei panni di un zoppicante e silente pescatore che sembra, in qualche modo, prendersi cura della ragazza smarrita; la bellissima Leonora Fani, presenza fissa in pellicole dalle tematiche amorose deviate (eccezionale, ad esempio, nel precedente La svergognata); Paul Muller, qui controverso benestante che, in tenuta cristica, se ne va in giro tra gli ospiti dell'Isola chiedendo chi ha visto o sentito... Dio, e dopo una netta impressione di folle esaltato dimostra invece una lucidità di ragionamento e di riflessione decisamente avanti rispetto a tutti gli altri protagonisti.

A favore di Peter Skerl dunque, e di un film di classe, la meritata affluenza del pubblico all'epoca dell'uscita. 

 

scena

Bestialità (1976): scena

 

Bestialità è  disponibile in una bella edizione Dvd targata Cecchi Gori per conto di Nocturno Cinema (serie Cinekult) che lo propone in una discreta qualità video 2.35:1 in versione integrale  (83 minuti) inserendo tra gli extra, oltre un finale alternativo (onestamente davvero di poco conto), un bel documentario con intervista di oltre 20 minuti a Gianni Martucci, regista che ha avuto in passato diversi contatti con Peter Skerl.

Curiosità: nella versione italiana il film viene accreditato, per questioni legate alla mancata nazionalità dell'autore, in regia a Virgilio Mattei, persona realmente esistente (è il cognato di Skerl); era quasi arrivato a conclusione il seguito, Bestialità 2, purtroppo arenatosi a causa di problemi economici; l'aiuto regista del film è Giuliana Gamba, autrice che, dopo aver debuttato nel cinema grazie a Joe D'Amato, si occuperà di svariate regie soft (ad esempio La cintura) ed hard, siglando lavori porno con lo pseudonimo di John Costa.

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