Regia di Pierre Tchernia vedi scheda film
Ho riso dall’inizio alla fine. Pierre Tchernia, autore di solo quattro film (tutti apprezzabili), è noto in Francia soprattutto come autore televisivo, sceneggiatore e animatore di storiche trasmissioni sul cinema. Qui, realizza una commedia di altissimo livello. Gli vengono incontro, oltre ad un Michel Serrault in uno stato di grazia che già prefigura “Il vizietto”, uno stuolo di attori e caratteristi decisamente ispirati. Primo fra tutti, Michel Galabru (anch’egli presente nel cast del “Vizietto”), il malcapitato medico che ha la pessima idea di proporre il contratto sulla base delle sue diagnosi sciagurate. La sua comicità è straripante. Intorno al suo personaggio, una moglie acida quanto avida, un fratello sprovveduto ma cattivissimo, un nipote finito nella malavita, ecc. ecc... Il film si snoda lungo 40 anni di Storia francese, con l’inserimento di documenti d’epoca, inizialmente in bianco e nero, poi a colori; ricrea ambienti, costumi e mode.Trucca magnificamente gli attori rendendoli credibili su un arco lunghissimo di tempo. Gustose partecipazioni nella parte finale, da Jean Richard, per me uno dei migliori interpreti televisivi del commissario Maigret, ad un ancora acerbo Gérard Depardieu, passando per lo stesso regista, guarda caso nel ruolo di un giornalista televisivo. Il tutto, comunque, grava sulle spalle del mattatore: Michel Serrault. Il suo personaggio è ingenuo quanto geniale: uno straordinario esempio dell’efficacia delle tecniche della nonviolenza. E’ impermeabile alla cattiveria e alla meschinità del mondo che lo circonda, non comprende il torbido gioco di cui dovrebbe essere vittima, accetta tutto, sfrutta la debolezza degli avvoltoi e li atterra. Alla sceneggiatura partecipa René Goscinny, quello di Asterix, e si sente. Grandissima commedia, mai vista in Italia...
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