Regia di Alan Taylor vedi scheda film
La premessa, oramai alquanto scontata, è che per poter seguire i film di questa serie dedicata ai supereroi dei fumetti Marvel bisogna aver visto tutti gli episodi precedenti ad esso collegati.
Detto ciò, alla sua terza comparsa sul grande schermo, le nuove vicissitudini del nordico dio del tuono, Thor, oltre a ricollegarsi al primo cupo e spettacolare capitolo diretto da Kenneth Branagh, fa riferimento a The Avengers. Il nocciolo della trama non è però in verità molto diverso: anche stavolta infatti la sceneggiatura ruota soprattutto attorno al perenne conflitto tra i fratellastri Thor e Loki e al loro problematico e controverso rapporto: tanto il biondo è onesto, coraggioso, altruista, stoico, quanto il moro è algido, viscido e imprevedibile. Ma i due dovranno allearsi contro un antico nemico che, risvegliatosi dal suo esilio, minaccia di disgregare l'equilibrio dell'intero universo facendolo piombare nell'oscurità totale. E nel suo piano progetta di iniziare proprio dal pianeta Terra.
Il nuovo regista Alan Taylor, specializzato soprattutto in telefilm d'azione e fantasy, se la cava senza infamia e senza lode, coadiuvato dallo spettacolare reparto tecnico, mentre il cast principale è stato riconfermato e appare ben amalgamato, seppure c'è da ammettere che Tom Hiddleston spicca una spanna su tutti, tanto da essersi meritato gran parte dell'affetto dei fans.
Scenari digitali sontuosi, rocambolesche sequenze di battaglia e distruzione, qualche sprazzo di umorismo e romanticismo e molta fantasia fumettistica intessono le quasi due ore di pellicola che si conclude con un doppio finale alternativo e un immancabile arriverci.
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