Regia di Alan Taylor vedi scheda film
Ritorna sugli schermi,per la terza volta in due anni e mezzo,il figlio di Odino,il Dio del Tuono,prestato dalla mitologia nordica al mondo dei fumetti Marvel,e ora divenuto una star anche sul grande schermo:cambio in cabina di regia,da Kenneth Branagh,approdato alla serie dell'analista-action man Jack Ryan,a Alan Taylor,trionfatore in tv con "Il trono di spade",ma sempre di nazionalità britannica.E in Inghilterra viene ambientata anche la parte "terrestre" del racconto,dato che al nuovo director non era garbata granchè l'ambientazione in New Mexico del primo capitolo (ma nei fumetti,che sono americani,funziona così,e Londra con Thor c'entra pochino davvero...):torna in scena la scienziata Jane Foster,amore terrestre del vigoroso biondone da Asgard calato,e si scatena una nuova guerra tra un Elfo malvagio di nome Malekith e gli abitanti del regno di Odino,con riarruolamento del fratellastro infido Loki,su un crinale tra tradimento e lealtà che contribuisce a dar sapore al film.L'avvio in terra d'Albione,per la verità,è un pò macchinoso,ma quando comincia il conflitto con gli Elfi Oscuri la regia imbrocca una chiave epica,ma non senza ironia,che porta la pellicola ad essere un sequel di buona fattura,trovando uno scontro finale,che si svolge "sforando" i mondi di appartenenza,ad alta tensione e giocato benissimo.Eccleston è un malvagio mefitico di una certa,crudele efficacia,Hemsworth,Portman,Hopkins,la Russo e gli altri compari del Regno caro ai barbari venuti dal Nord riprendono con abile padronanza i ruoli che sono loro assegnati,ma le carte migliori capitano in mano a un Tom Hiddleston di salutare sarcasmo.Chiusura su un nuovo villain dal volto noto (non sciupiamo la sorpresa...),e chissà quale sarà la prossima metropoli da devastare,negli scontri tra supercattivi e supereroi.
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