Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Sergio Martino, fra i registi più attivi della commedia trash degli anni Settanta e Ottanta, torna dietro la macchina da presa quando ormai sembrava - e forse si sentiva anche - un modesto pensionato per girare questa risibile fiction Rai tutta buoni sentimenti e cartoline dall'Africa. Paesaggi incorniciati sapientemente in una storia che fa acqua da tutte le parti, della consistenza di una telenovela venezuelana di trent'anni prima, con una protagonista - oltrettutto - pressochè inqualificabile, la semiesordiente Margareth Madè. Già meglio se la cava invece il suo partner Giorgio Lupano, d'altronde incastrato anch'egli in un personaggio monodimensionale dotato di dialoghi tirati via; la sceneggiatura - o ciò che dovrebbe rappresentarla - risulta firmata dal regista e da Giorgia Cortesi, Giorgio Glaviano e Federico Sperindei. Il motivo per cui la Rai si butti così via è ignoto, ma nel 2012 ormai anche la tv di Stato ha smesso da un pezzo di puntare sulle produzioni di qualità. Peraltro, sempre in tema di produzione, a orchestrare il lavoro c'è Luciano Martino, fratello del regista e suo collaboratore fin dagli esordi. Nemmeno una guest star degna di nome in questi quasi cento minuti di pura noia. 2/10.
Una donna siciliana, rimasta vedova dopo un regolamento di conti fra mafiosi, parte per il Kenya in cerca di una nuova vita. La troverà molto presto, grazie a un bambino orfano e a un dottore missionario italiano.
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