Regia di Michael J. Gallagher vedi scheda film
Avete presente quando qualcuno vi dice che in Africa i bambini che muoiono di fame? Ti verrebbe da dire “eh ma che palle si sa”. Poi però, quando certe cose le vedi dal vivo ti ci vuole una settimana di cure ludovico a base di maratone di Woody Allen per riuscire a riprenderti dallo shock. E’ un’iperbole ovviamente ma credetemi, rende perfettamente l’idea di cosa può sembrare e cosa poi effettivamente è questo filmaccio.
Ebbene sì, se non lo avete capito, qui farò uso di turpiloquio, parolacce e linguaggio primitivo e ignorante. E’ inevitabile, visto la merda fumante di film che sto andando a (pseudo)recensire. Madonna che film di merda. Ecco, vedete? Ho già cominciato.
Partiamo introducendo il genere, che sennò parlare subito di tale film potrebbe essere troppo traumatico per voi che state leggendo. Il genere slasher non naviga in buone acque da quel dì. Per chi scrive ha smesso di dire tutto col primo “Scream” (nonostante qualche buon film uscito dopo, come il primo “Saw”), anche se gli spiragli di luce volendo potrebbero venir fuori se ritornasse in voga un po’ di genere e il mestiere del regista tornasse, appunto, ad essere un mestiere anche per il ceto medio piuttosto che una sorta di privilegio per ricchi (intendo il fare film in maniera professionale chiaramente).
In questo “Smiley” molti riponevano fiducia per un ritorno di fiamma dello slasher, visto che (in America, dico) se ne stava parlando molto prima dell’uscita. Poi però, il film esce davvero. E lo stroncano praticamente tutti. Poi arriva anche qui da noi (con un po’ di ritardo, come al solito), ed è la medesima reazione. Per non farmi mancare nulla decido di vederlo anche io dicendomi “va beh dai, al massimo sarà una mediocrata e fine”. E dico, accidenti a me e chi me l’ha fatto fare (cioè io)! Questo film è vomito. Un errore, una cosa che non doveva succedere, un incidente, un male da cancellare dalla faccia del pianeta, tua madre che appena ti alzi per andare a scuola o lavoro ti sfracella l’apparato riproduttivo con 1000 domande assillanti e discussioni inutili. Ma immagino che dovrei fare lo sforzo di spiegare a voi perchè dovete assolutamente tenervi lontani da questa idiozia di film. E va bene dai, tanto avevo bisogno di sfogarmi un po’.
L’idea di base non sarebbe nemmeno così male: un serial killer mascherato (Smiley appunto) che viaggia attraverso il web, un po’ come Freddy Krueger viaggia attraverso i sogni. Perchè si manifesti ha bisogno di essere evocato in una specifica chat scrivendo tre volte una specifica frase. Un qualcosa, insomma, che poteva venir fuori quantomeno decente in mano ad un buon regista e con un bel lavoro di sceneggiatura. Magari un qualcosa che portasse fuori i lati oscuri di questa era internettiana in cui la gente ride nel venire a sapere di morti tragiche ma assai bizzarre. Di come un gruppo di persone sia disposto anche a vedere morire gente in diretta pur di cercare views e/o forti emozioni. Certamente riflettere sulla violenza e la cattiveria ormai sdoganate dai social sarebbe un tema interessante se affrontato con intelligenza. Macchè. Tale film lo ha diretto un tale Michael J. Gallagher, che spero vivamente non diriga mai più nulla in vita sua, se questi devono essere i risultati. Sarà pure una cattiveria, ma cazzo, quando è troppo è troppo.
Tornando al film, dallo svolgimento della trama alla (STRAMERDOSISSIMA) conclusione finale non torna una sega nulla. Gli eventi che vedono in azione il serial killer sono estremamente forzati e trasmettono solo un senso di stupidità sia per come vengono gestiti, mai coerentemente, che per quello che comportano. Ed è tutto un clichè dietro l’altro, dai personaggi (uno più stupido e da pedate in culo dell’altro) agli avvenimenti che portano avanti la tramona di questo “capolavoro”. E la regia a dir poco piatta, amatorialissima e scadente non aiuta certo a risollevare qualcosa. Già vi sento comunque: ma perchè pensi che questo film sia tutta questa merda visto che da come ne hai parlato fino ad ora sembra un mediocre horroretto come un altro? Beati voi che non lo avete mai visto, dico. Ma arriviamo al punto (e qui vi farò l’enorme piacere di svelarvi il finale): a quanto ho capito, questa chat è utilizzata in tutto il mondo, ergo, questo Smiley può manifestarsi in tutto il mondo e ammazzare gente in tutto il mondo. Che è quello che fa, bene o male (malissimo). Ebbene, sul finire si scopre che era tutto un raggiro ai danni della protagonista. Un raggiro che finisce con lei che si ammazza per tentare di scappare da Smiley. Entrano in scena una decina di tizi mascherati da Smiley e tutti ridono come cornacchie e festeggiano per la grande riuscita dello scherzone. Sì, avete capito, era tutto uno scherzo. Un gigantorme scherzo ai danni di una povera rincoglionita.
Vorrei lasciarvi qualche secondo perchè vi possiate riprendere, ma non è finita. E per il vostro bene farò meglio a continuare. Se pensate che, con questo colpone di scena che nemmeno M. Night Shyamalan in botta da estratto di ortica riuscirebbe a pensare, si sia raggiunto il punto più basso del cinema tutto, ecco che arriva la ciliegina sulla torta: senza che nessuno lo abbia chiamato appare Smiley, che evidentemente esiste davvero, e uccide la tipa collegata tramite video con gli autori dello scherzone. Quello che proprio ci mancava insomma: l’ennesima cosa che non torna.
Volete davvero che continui a commentare questa immensa merdata di film? C’è davvero bisogno che vi dica IO cosa non torna in questo gran finale? Non è abbastanza dire come un soggetto potenzialmente buono sia TOTALMENTE andato a farsi fottere con una sceneggiatura scritta da un macaco e una regia che al confronto Claudio Fragasso sembra il miglior Mario Bava? Ve lo riassumo io il problema di questo film, con una sola e semplice parola: ESISTE. I pretenziosi messaggi che vorrebbe far passare crollano sotto il peso della eccessiva stupidità di fondo, e risultano veramente deboli e cavati con la forza. Quello che rimane sono solo tanti perchè. Sia riguardo la sceneggiatura che il perchè lo si è voluto vedere. Oltre che pietoso, malrecitato, malfotografato, malgirato e sceneggiato coi piedi questo è un film che si azzarda pure a pretendere qualcosa assolutamente al di fuori della sua portata.
Questo, signore e signori, è un film pericoloso. Altro che videogiochi violenti o “merilin menson ke devia i ggiovani vergonnia undici!!1111!!!”. Una persona con una mente instabile non reggerebbe la visione di questa roba, probabilmente sterminerebbe a coltellate l’intero vicinato per sfogare l’immensa rabbia scaturita dall’averci speso tempo e soldi. Organizzate un bel colpo e bruciatene la matrice e ogni copia esistente, ve ne prego!
No veramente ragazzi, lasciando da una parte l’iperbole e le battute, risparmiatevelo se non lo avete mai visto. Davvero, non guardate questa robaccia. Fate altro. Non diverte e non intrattiene, neanche se preso come brutto film. Se fosse semplicemente un brutto film già avrebbe una dignità, ma il sorriso che sperate di cavarci se avete voglia di sfottere un film brutto, vi assicuro che rimarrà soltanto sulla maschera del serial killer (unica cosa decente del film). Qui siamo lontani anni luce da dignità, cinema, competenza, horror e arte in generale. Un film che fa semplicemente male alla salute e al suo genere di appartenenza. Se un giorno dovessi scegliere tra riguardare “Smiley” e prendere a cuscinate un barattolo di nitroglicerina, sceglierò indubbiamente la seconda opzione.
Mi rendo conto che tutto questo sproloquio è stato un po’ come sparare sulla croce rossa, ma cercate di mettervi nei miei panni (anche se mi rendo conto sia difficile se non avete visto il film). Quello di esternare il mio profondo disprezzo per questa pellicola di merda era una cosa che avevo assolutamente bisogno di fare.
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