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Professione assassino

Regia di Michael Winner vedi scheda film

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La recensione su Professione assassino

di bradipo68
6 stelle

Giovani killer crescono...ma il maestro deve ancora insegnare tante cose.Il meccanico del titolo originale è l'originale dizione per definire la professione del protagonista,sicario a pagamento e a vedere la casa di cui è dotato deve essere pagato gran bene.E'un killer di una certa età,smaliziato ,quasi pitagorico per la cura maniacale e la precisione con cui organizza il proprio lavoro.E i sentimenti in lui non trovano posto,arriva ad uccidere per conto dell'Organizzazione(con la O maiuscola perchè di fatto non viene mai spiegato da chi è formata,di che cosa si occupa,chi paga e chi prende benefici dal lavoro sporco gestito dal meccanico) anche un amcio di suo padre di vecchia conoscenza.Ma commette l'errore,la madre di tutti gli errori:vedendo nel figlio di costui la stoffa per farlo diventare come lui e volendo lui stesso godersi una sospirata pensione nel suo mondo dorato,gli incomincia ad insegnare il mestiere anche passando sopra il dissenso dei suoi capi che vogliono solo persone fidate.Ma il ragazzo è forse troppo sveglio per essere alle prime armi e si dimostra veramente il suo successore cercando di prendere il suo posto....ma non per molto...Winner dà poco spazio alle psicologie e molto all'azione,incomincia il film praticamente con un quarto d'ora senza dialoghi in cui vediamo Bronson nell'espletare la propria funzione lavorativa e termina il film con un saggio di ellittica cattiveria.A mio parere Winner per la figura di Bronson ha buttato più di un occhio al Caine di Carter,credo di un anno precedente a questo,un personaggio senza speranze ma che non fa nulla per crearsele.Ma si guarda bene dall'approfondire i personaggi consegnandoci un film dall'indubbia tenuta spettacolare ma che rimane come sospeso a mezz'aria,con dei personaggi di polistirolo espanso che vogliono essere fascinosi ma che alla fine risultano monodimensionali...certo è un thriller ma con personaggi meglio definiti poteva ambire ad essere un noir di ben altra caratura....e non è poco....

Su Jill Ireland

non male

Su Keenan Wynn

si cala ben nella parte

Su Jan-Michael Vincent

giovane virgulto di indubbio fascino ma fastidiosamente ipercinetico

Su Charles Bronson

monolitico come al solito con occhio a fessura e baffo immobile

Su Michael Winner

uno specialista di killer e giustizieri

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