Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Dopo il successo al botteghino de Il medico della mutua, Sordi - autore del copione con Sergio Amidei - gioca ancora la carta del Dott. Tersilli, che a un anno di distanza dal film precedente col titolo di "professore" dirige - con mano degna più di un direttore d'albergo che di un medico - la clinica Villa Celeste, convenzionata appunto con le mutue. Tiranneggiando i suoi sottoposti, lucrando sui pazienti più agiati e riducendo al minimo i servizi per quelli mutuati, il Prof. Dott. Guido Tersilli crea il vuoto attorno a sé, al punto che sarà costretto a chiudere Villa Celeste, per poi riaprirla come centro di chirurgia estetica, in ossequio all'ultima moda. Il film, diretto con mano incerta da Luciano Salce, gira per oltre un'ora sulla ripetitività delle situazioni, giocando instancabilmente sul cliché del cinico arrivista senza alcuno scrupolo verso i malati. Carriere facili, intrallazzi, malasanità e affarismo sono oggetto di una satira poco convincente, servita però da un Sordi in stato di grazia. Il film fu campione di incassi.
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