I pianisti Martha Argerich e Stephen Kovacevich sono due giganti della musica classica mondiale. La figlia trentaquattrenne Stéphanie decide di realizzare un film su di loro e, seguendoli da vicino, il suo intimo ritratto mette in discussione il rapporto tra una madre "dea", divisa tra carriera e vita privata, e le sue tre figlie.
Il mio punto di vista positivo si basa sulla capacità della 'macchina' di riuscire a dire ed a farsi capire molto di più di chi pensa di usarla. La figlia della madre vuole capire i perché, ma è la macchina della cinepresa che potrà farle capire un tempo non più presente dei perché della Vita.
Fedele e non troppo didascalico questo ritratto di una delle più grandi pianiste classiche di tutti i tempi, realizzato da una delle figlie mescolando momenti di pura vita familiare con gli aspetti psicologici e caratteriali di una donna comunque semplice, vissuta tra amori più o meno riusciti e figli più o meno accuditi come avviene per tanti comuni mortali, ma con… leggi tutto
Documentario familiare ben confezionato e ben girato con pezzi anche d'Archivio sparsi da varie latitudini,comunque alla fine abbastanza prolisso e poco convincente perche' pare un po' pregno di fronzoli vagamente boriosi che possono irritare nella visione.voto.5. leggi tutto
Fedele e non troppo didascalico questo ritratto di una delle più grandi pianiste classiche di tutti i tempi, realizzato da una delle figlie mescolando momenti di pura vita familiare con gli aspetti psicologici e caratteriali di una donna comunque semplice, vissuta tra amori più o meno riusciti e figli più o meno accuditi come avviene per tanti comuni mortali, ma con…
Ho visto la parte finale del film ed oso dire che nonostante ciò esso mi è parso alquanto veritiero. Condotto con un timore reverenziale nei riguardi di una donna madre che parla, nonostante non dica molto. Un linguaggio di sguardi e gesti? un passato lontano, un futuro presente. Indugiare con la cinepresa sul volto della 'madre' sottolinea l'Amore e la…
Documentario familiare ben confezionato e ben girato con pezzi anche d'Archivio sparsi da varie latitudini,comunque alla fine abbastanza prolisso e poco convincente perche' pare un po' pregno di fronzoli vagamente boriosi che possono irritare nella visione.voto.5.
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Il mio punto di vista positivo si basa sulla capacità della 'macchina' di riuscire a dire ed a farsi capire molto di più di chi pensa di usarla. La figlia della madre vuole capire i perché, ma è la macchina della cinepresa che potrà farle capire un tempo non più presente dei perché della Vita.
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