Trama
Decisi a derubare un trafficante di pietre preziose ritiratosi a vivere su una piccola isola greca con il suo servitore, due uomini iniziano un viaggio in barca a vela, lasciandosi alle spalle le coste italiane e dirigendosi verso sud est. Con loro hanno portato anche un giovane esperto di navigazione a cui hanno tenuto nascoste le reali motivazioni del viaggio. Durante il viaggio, sono costretti a imbarcare anche una donna, tuffatasi da un'imbarcazione a motore. Giunti a destinazione, tutti quanti avranno uno scopo da raggiungere e voler portare a termine.
Approfondimento
WAVES: UN NOIR SU UNA BARCA
Waves è l'opera di esordio di Corrado Sassi, videoartista di origine romana che per finanziare la sua ricerca artistica ha lavorato come attore di cinema (è ad esempio nel cast di Terra di mezzo di Matteo Garrone) e nella pubblicità. La storia di Waves trae ispirazione da un racconto del 1894 di Robert Louis Stevenson, Il riflusso della Marea, ed è un noir avventuroso ambientato (ai giorni nostri) nel mar Mediterraneo. Presentato in concorso nella sezione Prospettive Italia del Festival Internazionale del film di Roma 2012, Waves è stato accompagnato dalle seguenti note di regia: «La barca è uno spazio ridotto al minimo, un rifugio galleggiante in cui un equipaggio è costretto a convivere. Al di fuori, il mare, lo spazio incommensurabile. Ma il punto non è lo spazio, è il tempo. Il tempo per mare si dilata, si sfrangia, si ha come l’impressione che non sia più controllabile. La barca è dunque una condizione limite dove lo spazio determina il tempo, cambiando gli uomini ed i loro progetti.
Il film intende rendere tutto ciò spettacolo, come se la barca fosse una scena, anzi la scena perfetta, da cui non si può uscire. Il mio scopo era quello di realizzare un noir particolare, che sostituisse alle atmosfere cupe e claustrofobiche dei noir classici lo spazio infinto e il chiarore abbacinante del sole.
Stevenson, Conrad, Melville, e Polanski sono riusciti a fare questo e a loro mi sono ispirato. Il mare dunque come metafora esistenziale ma anche come grande amore personale che come tale racchiude un mistero».
IL RIFLUSSO DELLA MAREA DI STEVENSON
Scritto e pubblicato da Stevenson nell'anno della sua prematura scomparsa avvenuta nel 1894 a soli 44 anni, Il riflusso della marea narra la storia di tre uomini: un ex impiegato vigliacco, un ex scrivano farabutto e un ex capitano di marina che, in preda all'ubriachezza, aveva provocato il naufragio di una nave. Falliti nella vita e rifugiatisi nelle isole del Pacifico, i tre si trovano implicati in un balordo tentativo criminale, destinato a travolgerli definitivamente.
Stevenson racconta la lotta fra il bene e il male, in un apologo che apre la strada ai grandi eroi contradditori di Joseph Conrad, da Almayer a Lord Jim. Il riflusso della marea è il racconto di Stevenson più moderno, quello che più si allontana dalle avventure ottocentesche e già preannuncia il romanzo del Novecento. "C'è una marea nella faccende umane", scrive Stevenson: "una marea che, come in Jekyll e Hyde, obbliga inesorabilmente l'individuo al confronto fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, fra la caduta e la redenzione”.
Note
Ispirato al racconto _Il riflusso della marea_ di R. L. Stevenson e L. Osbourneby.
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