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Calvario

Regia di John Michael McDonagh vedi scheda film

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La recensione su Calvario

di Furetto60
7 stelle

Film molto interessante, con uno straordinario Brendan Gleeson

In una sperduta isola irlandese,Padre James è costretto ad ascoltare e raccogliere le confessioni, di una comunità, che appare come  una galleria di degenerati,dall'assassino psicopatico stupratore,alla moglie fedifraga con insane perversioni,passando poi  per un barista caustico e cinico,continuando con  un ispettore di polizia con gusti sessuali insoliti e un medico sadico e persino la stessa figlia del parroco affetta da tendenze suicide.

Un fedele dall'identita' ignota,sia per lo spettatore che per il protagonista,durante la confessione domenicale,gli comunica la  volontà di ucciderlo, anche se non gli ha fatto niente,il gesto apparentemente insensato, verra' compiuto per una sorta di vendetta trasversale,utile a   ripagarlo di tutte le sofferenze e soprusi subiti,durante la sua infanzia per opera di un prete degenerato, ormai defunto,giustizierà dunque il suo confessore, sulla spiaggia,insomma lo immolerà simbolicamente e sarà lui il capro espiatorio.Ma l'omicidio non sarà commesso subito, a Padre James,verra' concessa  una settimana di tempo per poter sistemare le sue cose, prima di morire.Un'estenuante via crucis lungo la quale il sacerdote subirà, "stazione dopo stazione", l'nsofferenza, il ludibrio e le angherie della propria maledetta piccola comunità di dannati, uomini e donne non soltanto sprovvisti di  devozione, ma anche privi di umanità e misericordia. 

Straordinario, soprattutto nella prima parte,solcato da un pessimismo antropologico, l'affresco di McDonagh,corroborato dall'abbagliante fotografia di Larry Smith, offre uno spietato e disincantato spaccato di un piccola provincia irlandese, microcosmo dove si avvicendano, sorprendentemente, i personaggi che costituiscono questa bassa fauna umana, scurrili, distruttivi e perfidi,egoisti,divisi tra cinismo, miseria umana e meschinità varie, a costituire un contesto degradato e irrecuperabile,dove nessuno è innocente e tutti sono ormai persi. Il regista McDonagh bacchetta, in modo particolare la Chiesa, brulicante di pedofili, ipocriti e affaristi. 

Il parroco è interpretato da Brendan Gleeson,perno, robusto e insuperabile, dell'intero film, con una recitazione di grande intensità  e di grande spessore, dal taglio teatrale.

L'opera,forse un tantinello deludente nel finale,è nel complesso notevole,"full immersion" nei meandri della psiche umana, dove allignano,i nostri peggiori difetti e le nostre debolezze. Anche il tema della fede, con i dubbi che comporta è affrontato con discreta efficacia.

 

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