Trama
Padre James Lavelle (Brendan Gleeson) è un buon uomo che desidera solo il bene per il mondo, prodigandosi per renderlo migliore di quello che è. Le sue buone intenzioni sono però quasi sempre schiacciate e sconvolte dalla cattiveria e dalla aggressività degli abitanti del piccolo villaggio di campagna in cui vive. Un giorno, padre James viene minacciato durante una confessione e da quel momento le forze dell'oscurità cominciano ad avvicinarsi intorno a lui.
Approfondimento
CALVARIO: UN PRETE CONTRO I SUOI DEMONI PERSONALI
A due anni di distanza dal cult Un poliziotto da happy hour, il regista John Michael McDonagh e l'attore Brendan Gleesonn tornano a far coppia in Calvario, la storia di un prete che vede la propria ordinaria esistenza sconvolta da una terribile confessione in una storia che mischia argomenti come la fede, il pentimento e la corruzione di una piccola cittadina. Scritto dallo stesso McDonagh, Calvario ha alcuni punti di contatto con il suo precedente film grazie alla figura dell'ispettore Stanton e alla contea di Sligo, regione della Repubblica d'Irlanda che si affaccia a nord-ovest sull'oceano Atlantico.
L'idea di partenza di Calvario è data dalle difficoltà che padre James Lavelle incontra nell'esercitare il suo mestiere in un luogo dove indossare un abito talare è problematico ed essere diffamati mette a repentaglio ogni senso di verità e bontà. Il tutto prende avvio quando padre James, durante una confessione, è minacciato di morte e di conseguenza, sapendo chi è l'aspirante assassino, è costretto a lottare contro i suoi demoni interiori sulla possibilità di affrontarlo a viso aperto mentre si destreggia tra una figlia fragile con cui dover fare i conti e un collega con qualche dubbio sulla sua vocazione. Ovviamente, per mantenere alta la suspense, a conoscere l'assassino è solo il prete mentre il pubblico è chiamato a scoprirlo attraverso gli indizi disseminati.
Seconda parte di una trilogia dedicata dal regista al "suicidio glorificato" e girato in 29 giorni, Calvario è caratterizzato da un umorismo anarchico e macabro à la Luis Buñuel e richiama la messa in scena di Andrew Wyeth, la filosofia di Jean Améry e lo stile trascendentale di Robert Bresson (in particolare di Il diario di un curato di campagna).
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonista di Calvario è l'attore Brendan Gleeson, chiamato a indossare i panni di padre James Lavelle, un uomo la cui sofferenza per i peccati altrui si trasforma nel corso della vicenda in qualcosa di reale e tangibile, con effetti altrettanto concreti. Diventato sacerdote dopo aver perso la moglie, James si è lasciato alle spalle il passato e la figlia Fiona, interpretata da Kelly Reilly, con cui i rapporti non sono dei migliori. Reduce da un tentativo di suicidio, Fiona ha relazioni complicate con gli uomini e la sua personalità quasi bipolare la porta spesso a non riuscire a gestire la propria depressione, nonostante sia molto intelligente.
Uno degli abitanti più in vista della comunità di Easkey è il macellaio Jack Brennan, portato sullo schermo da Chris O'Dowd. Tradito dalla moglie, Jack si sente tradito anche dalla gente intorno, che ha cominciato a guardarlo dall'alto verso il basso e lo ritiene un uomo patetico. La violazione del sacramento del matrimonio da parte dell'amato moglie, inoltre, gli causa molti problemi nel rapporto personale con la fede religiosa.
Michael Fitzgerald, invece, è un uomo che dalla vita ha avuto tutto. Ricco proprietario terriero, è abituato a ottenere ogni bene materiale che desidera ma non ha alcun legame affettivo significativo, dal momento che la moglie e la famiglia lo hanno lasciato da solo con i suoi cavalli, le sue pistole e la sua enorme casa. Non in grado di essere onesto nemmeno con se stesso, Michael ha il volto di Dylan Moran.
Aidan Gillen impersona il dottor Frank Harte, un medico senza molto cuore che funge da osservatore distaccato delle vicende altrui, mentre M. Emmet Walsh dà vita al personaggio di Gerard Ryan, uno scrittore di origine americana che pubblica ogni anno un nuovo libro che la gente corre a comprare. Tra gli altri abitanti della comunità si distinguono poi Simon Asamoah (un meccanico d'auto che in passato si è confrontato direttamente con la violenza, interpretato da Isaach de Bankolé), padre Timothy Leary (il prete collega di James che non ha idea di come si eserciti il mestiere e che ha il volto di David Wilmot), il chierichetto Michael O'Sullivan (impersonato da Michael Og Lane), Milo Herlihy (descritto come se avesse la sindrome di Asperger e interpretato da Killian Scott, è piuttosto strano e pensa che le uniche possibilità per lui siano o il suicidio o l'arruolamento nell'esercito), Veronica Brennan (portata in scena da Orla O'Rourke, ha un marito e un amante ma è disperatamente sola e in cerca del vero amore), il vescovo Montgomery (con il volto di David McSavage), il barman Brandan Lynch (supportato da Pat Shortt, ha più di un problema con le banche), l'ispettore Gerry Stanton (impersonato da Gary London), il "prostituto" Leo MacArthur (interpretato da Owen Sharpe), Teresa Robert (interpretata da Marie-Josée Croze, una donna che ha perso il marito in un incidente d'auto) e Freddie Joyce (con il volto di Domhall Gleeson, è un criminale che ha violentato, ucciso e fatto a pezzi alcune giovani ragazze).
Note
Calvario è un teatro dell’assurdo, in cui gli abitanti propinano le proprie battute migliori, e al contempo soffrono dell’essere ridotti a personaggio. Così, in questa galleria di maschere dolenti, di stereotipi irrequieti, la fede che il film sostiene (e per cui James s’immola) non è quella in Dio. Ma quella nell’uomo. Oltre il cinismo, oltre il mondo ridotto a retorica vuota, a linguaggio automatico, a gioco di ruolo, a ronde del pregiudizio.
Trailer
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Commenti (5) vedi tutti
Mai visto tanti blasfemi intorno a un prete e alla chiesa.ottimi paesaggi.
commento di ezioSenza un lamento, neppure in gaelico: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?».
leggi la recensione completa di mckBellissimi paesaggi e un'ottima interpretazione di Brendan Gleeson; la carrellata di personaggi che ci vengono presentati più che abitanti di un villaggio sembrano pazienti di una clinica psichiatrica.........
commento di Travis21Film molto interessante, con uno straordinario Brendan Gleeson
leggi la recensione completa di Furetto60Ottimo film, partito come una commedia acida e finito come una tragedia greca. Recitato da dio dal Gleeson, fotografia impressionante, inquadrature bellissime, quindi ottima regia, sceneggiatura da rileggere con calma per poter soffermarsi sulle tante spiazzanti battute. Ottimo film.
commento di michemar