Regia di Farren Blackburn vedi scheda film
All’inizio mi ero illusa che fosse un po’ diverso dai soliti film degli ultimi anni ambientati in un pseudomedioevo più o meno fantasioso, che sembrano fatti con lo stampino per quanto sono simili con solo qualche piccola variazione sul tema, che in genere è riassumibile in poche parole: un gruppo di persone in viaggio in una specie di deserto subisce/perpetra violenze appena incontra qualcuno. Il fatto che presentasse una buona fotografia e una bella colonna sonora, oltre all’epoca anticipata all’alto medioevo, per un po’ mi aveva fatto sperare, ma in realtà anche questo film non si è discostato da quel modello e mi sono resa conto che, proprio come gli altri, in realtà potrebbe essere ambientato in qualsiasi epoca e il contesto del film cambierebbe ben poco. In questo caso devono aver scelto dei vichinghi per protagonisti solo perché piaceva l’idea del Valhalla, dal momento che viene nominato in un paio di occasioni ed è l’unico vero accenno alla cultura vichinga che viene fatto, per il resto il film poteva essere ambientato diversi secoli, o perché no millenni, sia prima che dopo, con protagonisti che potevano essere romani, sassoni, pitti, normanni, inglesi e non avrebbe fatto alcuna differenza, intanto poi si risolve tutto con un incontro di lotta in una caverna. Ancora una volta l’aspetto peggiore sono i dialoghi di un vuoto imbarazzante.
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