In un incidente un autobus va fuori strada e si rovescia: è l’inizio di una storia che unirà le vite di tre persone. Assia (Nina Torresi), una ragazza sempre alla ricerca del vero amore, è l’unica sopravvissuta. Enrico (Gianfelice Imparato), un cabarettista che non riesce più a far ridere, ha perso qualcosa di importante in quella notte piena di strane coincidenze: è per questo che ha una pistola. Matteo (Giorgio Pasotti), poliziotto e giocatore di rugby, è il primo ad arrivare sul luogo dell’incidente. Poco prima dell’esplosione del bus, un déjà vu misterioso aveva provocato in lui il desiderio di trasferirsi altrove e di ricominciare da capo la sua vita. Amore, odio, vendetta. Tre vite, tre solitudini, un unico destino... una folle corsa contro il tempo.
Note
Nulla accade per caso, in questo esordio italiano che attraversa la penisola costeggiando il noir: "Nottetempo" segue tre solitudini dalla Campania all’Alto-Adige, bilancia la disperazione di due figure maschili accecate dalla perdita con una presenza femminile quasi aerea (Nina Torresi, ragazzina caparbia che disegna l’amore sul vetro appannato). Storia di incroci e di bivi, di umane bassezze e riscatti (im)possibili, l’opera prima di Prisco frequenta il thriller e il grottesco ma conosce profondamente la misura del dramma. La dilata in un “terzo tempo” riconciliante eppure essenziale alla chiusura di un cerchio destinale.
Il film è indubbiamente ben confezionato, con maestria, ma la recitazione di Pasotti è oltre le righe (eufemismo). come il suo personaggio, Anche la ragazza romantica che gli corre dietro è poco credibile. Ottima la colonna sonora e la recitazione di Imparato e anche il finale è abbastanza ben elaborato, un lieto fine caustico.
Solitudini al limite della disperazione; ricerche affannose lungo tutta la dorsale tirrenica, dalla Campania sino al Trentino per inseguire una storia idealizzata, o magari per farsi giustizia illudendosi di trovare una pace interiore che per ora appare solo come un miraggio lontano. Un grave incidente avvenuto "nottetempo", come suggerisce il titolo, permette a tre personaggi dalle vite… leggi tutto
Matteo (Pasotti) salva Assia (Torresi) dopo che quest'ultima è sopravvissuta, unica superstite, a un incidente d'autobus. La ragazza si ostina a pensare che non possa essere il caso: Matteo è proprio l'uomo del quale è segretamente innamorata da anni. Uscita dall'ospedale, nel cercarlo ottiene un passaggio da un comico triste (Imparato) che ha qualche conto da saldare… leggi tutto
Matteo (Pasotti) salva Assia (Torresi) dopo che quest'ultima è sopravvissuta, unica superstite, a un incidente d'autobus. La ragazza si ostina a pensare che non possa essere il caso: Matteo è proprio l'uomo del quale è segretamente innamorata da anni. Uscita dall'ospedale, nel cercarlo ottiene un passaggio da un comico triste (Imparato) che ha qualche conto da saldare…
Solitudini al limite della disperazione; ricerche affannose lungo tutta la dorsale tirrenica, dalla Campania sino al Trentino per inseguire una storia idealizzata, o magari per farsi giustizia illudendosi di trovare una pace interiore che per ora appare solo come un miraggio lontano. Un grave incidente avvenuto "nottetempo", come suggerisce il titolo, permette a tre personaggi dalle vite…
È buio, l’asfalto è liscio, le immagini che tappezzano l’abitacolo del guidatore spezzano la visuale. Una in particolare attira l’attenzione di Matteo: salito a bordo per un controllo, il poliziotto scende con una foto scattata davanti a un bar di Bolzano. La perderà poco dopo, quando l’autobus finirà fuori strada e lui riuscirà a salvare dal rogo una giovane donna. L’incidente…
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Commenti (1) vedi tutti
Il film è indubbiamente ben confezionato, con maestria, ma la recitazione di Pasotti è oltre le righe (eufemismo). come il suo personaggio, Anche la ragazza romantica che gli corre dietro è poco credibile. Ottima la colonna sonora e la recitazione di Imparato e anche il finale è abbastanza ben elaborato, un lieto fine caustico.
commento di Maciknight