Regia di Alan Polsky, Gabe Polsky vedi scheda film
Rimasti orfani di madre dopo la morte del padre, sin da piccoli i fratelli Frank e Jerry Lee Flannigan sono indissolubilmente legati nonostante le avversità che vedono il secondo essere accudito da primo dopo la perdita della gamba. Spostandosi di motel in motel e conducendo un'esistenza precaria, la loro vita prenderà una piega drammatica ed inaspettata quando a causa di un incidente d'auto Jerry Lee sarà la causa della morte di un bambino e Frank dovrà proteggerlo dalle indagini della polizia ormai inesorabilmente sulle sue tracce.
Dall'omonimo sucesso letterario del cantante country Willy Vlautin e grazie al buon lavoro di scrittura di Micah Fitzerman-Blue e Noah Harpster, i fratelli Alan e Gabe Polsky mettono in scena un dramma familiare della solitudine e della solidarietà che si fa apprezzare per l'interessante commistione tra narrazione tradizionale ed inserti da graphic novel e per una garbata dialettica tra il passato delle occasioni mancate (i genitori morti, le disavventure attraversate, gli amori perduti) ed un presente dove il riscatto sembra una lontana utopia annichilita dalle avversità del fato. Un pò road movie 'sul posto' un pò racconto di poveri ragazzi raminghi negli sconfinati spazi di un'America della disperazione e della cisi economica alla William Wellman ('Wild Boys of the Road' - 1933), il film dei Polsky ci mostra le (s)fortune di altrettanti fratelli legati da un'eredità di sangue e dal talento consolatorio delle reciproche inclinazioni artistiche (Frank racconta storie e Jerry Lee Flannigan le illustra) affiancando agli aspetti melodrammatici di un rapporto a due complicato ma sempre solidale, l'epica romantica di fantasie infantili che aiutino ad elaborare il costante lutto di una irrimediabile perdita (la famiglia, la giovinezza, l'amore) e traguardare un improbabile orizzonte di speranza e felicità future.
Wild Boys of the Road (1933): Una scena del film
The Motel Life (2012): Una scena del film
The Motel Life (2012): Una scena del film
Contando sul buon apporto del montaggio e sull'ottima fotografia in esterni, i fratelli Polsky cercano di evitare le trappole del melodramma e del piglio ricattatorio di operazioni del genere attraverso una buona dialettica dei tempi (passato e presente) e degli spazi (dal chiuso dei motel agli sconfinati orizzonti delle montagne del Nevada) ed imbastendone una altrettanto efficace tra le istanze di una realtà infausta e crudele ed i voli pindarici di una fantasia ingenua e consolatoria, laddove personaggi senza speranza e senza futuro diventano gli eroi senza macchia e senza paura delle proprie disavventure umane.
The Motel Life (2012): Emile Hirsch e Stephen Dorff
The Motel Life (2012): Emile Hirsch e Dakota Fanning
The Motel Life (2012): Emile Hirsch e Dakota Fanning
A parte i caratteristi di contorno in ruoli che assomigliano a clichè (il Tommy 'The Gambler' di Joshua Leonard e il 'The Mad' Al Casey di Noah Harpster), se la cavano egregiamente i veterani Stephen Dorff e il buon Emile Hirsch ancora una volta impegnato in un ruolo di ricerca e riscatto in un film dalla importante colonna sonora dopo il successo universale di 'Into the Wild', come pure le apparizioni dell'Old Man di Kris Kristofferson e della Youg Girl di una meravigliosa Dakota Fanning. Belli i titoli di testa, bellissimi quelli di coda. Presentato in anteprima e in concorso al Festival di Roma il 16 novembre 2012 dove si aggiudica,tra gli altri, l'ambito Premio del Pubblico.
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