Regia di John Wells vedi scheda film
Gli scheletri faticosamente contenuti nell'armadio per anni, rovinano addosso a tutta la famiglia quando viene l'immancabile ora della verità.
E' un film di attori, di personaggi, e di sceneggiatura. E' un ritratto piuttosto amaro di una famiglia americana (e delle famiglie correlate), ma non direi del tutto caustico, perché qualche spazietto per un po' di bontà o di sincerità resta qua e là; in ogni caso l'amarezza e tanta.
Gli attori, dunque: la gara secondo me la vince Julia Roberts, la quale dà una prova matura e misurata, e riesce a rendere un personaggio pienamente credibile. Meryl Streep, invece, recita quasi sempre sopra le righe, e più volte mi è risultata sgradevole. Secondo me l'attrice ha voluto strafare. La vecchia madre che interpreta non è solo meschina, avida, rancorosa, ma anche laida. Credo che abbassando tutti gli indicatori di una paio di tacche si poteva ottenere un personaggio più verosimile e sopportabile per lo spettatore, anche senza renderlo meno negativo. Dall'altra parte, Sam Shepard nella parte del marito, risulta di gran lunga fuori parte. Il ritratto che se ne dipinge a poco a poco è quello di un ubriacone portatore anche di altri eccessi e storture: pertanto l'uomo ben pettinato, raffinato e composto che vediamo all'inizio finisce per essere un errato abbinamento.
Mi sono piaciuti, invece, i ruoli e attori secondari che interpretano la ragazza e il "tipo" di una della figlie adulte, che molto presto inizia a fare lo scemo con la prima. Pochi tratti e qualche sfumatura a ciascuno - senza mai eccedere - ed ecco due credibili tipi umani che tutti abbiamo visto prima o poi. Convincente anche Chris Cooper nel ruolo del padre del ragazzo, bravo anche quando lo vediamo di spalle passeggiare in giardino in preda ai suoi pensieri.
Il regista John Wells mi pare gestisca bene la materia a disposizione, anche inserendo alcuni indovinati campi lunghi sui vasti campi dell'Oklahoma e ben collaborando con il direttore della fotografia.
La sceneggiatura di Tracy Letts (responsabile quindi anche dei personaggi), direi che è abbastanza buona, ma non pienamente convincente. Sia nei dialoghi, che nelle situazioni, che ancora nei personaggi le manca qualcosa per fare veramente centro.
In complesso lo ho trovato tranquillamente guardabile, e comunque da apprezzare, perché punta ad un cinema di sostanza e non solo di vuoto spettacolo.
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