Regia di Lok Man Leung, Kim-ching Luk vedi scheda film
Girato con professionalità abilità e maestria, con una sceneggiatura e dialoghi di altissimo profilo, senza una sbavatura o caduta di stile, è un film impeccabile, se non fosse che alla fine si ha troppo l’impressione che sia stato girato con un intrinseco, se non dominante, intento propagandistico, come fosse uno spot pubblicitario della polizia di Hong Kong e quindi della sua regione autonoma cinese, che con i suoi otto milioni di abitanti su una superficie di appena mille kmq è una delle metropoli più densamente popolate al mondo. Ed essendo la maggiore sede finanziaria del continente asiatico deve per forza dare un’immagine di efficienza nella gestione della sicurezza. Lo stile, l’eleganza e l’accuratezza con cui gli autori portano a compimento una trama piuttosto complessa e tecnicamente ineccepibile anche dal punto di vista giuridico e procedurale è esemplare. L’unica forzatura, che dal mio punto di vista è di importazione culturale americana (che si sta manifestando in fin troppi film cinesi ed anche coreani) è il finale, fin troppo spettacolare, truculento e violento oltre misura. Notevole la qualità dei personaggi, ottimamente tratteggiati, mi riferisco ai dirigenti di alto rango della polizia di HK, e l’abilità nel gestire le dinamiche psicologiche di rivalità reciproca nel desiderio di far carriera ed al tempo stesso di attaccamento e fedeltà al corpo. Doppi e tripli giochi che come in una partita di scacchi o di poker con giocatori professionisti non si capisce fino all’ultimo chi sia colui che ha previsto il maggior numero di mosse ed ha le carte migliori da giocare a fine partita. Rispetto ai moltissimi film precedenti dello stesso genere, questo è sicuramente di qualità superiore, gli attori non sembrano bambini frenetici con disturbo da deficit di attenzione ed iperattività, ma sono tutti molto seri, responsabili e maturi, molto presi nel loro ruolo. Gli avrei assegnato un 8 pieno se non fosse per la percezione finale da spot propagandistico, e siccome sono molto critico in proposito coi film americani, per coerenza lo devo essere anche con quelli di altre origini.
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