Regia di Marco Spagnoli vedi scheda film
Vita e opere di Giuliano Montaldo.
Giuliano Montaldo compie 80 anni: Marco Spagnoli, giornalista, critico cinematografico e documentarista, omaggia con questo lavoro il regista di Giordano Bruno e L’Agnese va a morire. Un’ora e un quarto circa di intervista allo stesso Montaldo, che ripercorre con il sorriso una carriera strepitosa lunga ormai sessant’anni nel corso della quale il Nostro ha incontrato (e spesso lavorato con) Lizzani, Pontecorvo, Fellini, Leone, Monicelli, Scola e tanti altri, dei quali racconta gustosi aneddoti di prima mano. Naturalmente non si parla solo di registi, ma anche di attori: davvero imperdibile il racconto del primo incontro con Gian Maria Volontè, colma di pathos la vicenda della bicicletta scelta da Ingrid Thulin per L’Agnese va a morire, ma è perfino commovente il faccia a faccia organizzato appositamente per questo film con Ennio Morricone, il cui partner artistico più frequente sullo schermo è proprio Montaldo. L’età non pesa, i ricordi di tanto in tanto sì; eppure il protagonista di questo lavoro riesce sempre a sdrammatizzare e a virare la narrazione verso note più leggere, ricordandoci le sue doti anche in qualità di scrittore. Brevemente compaiono in scena anche la moglie Vera Pescarolo e Carlo Lizzani, che ebbe il merito di far esordire Montaldo nel cinema, come attore nel suo Achtung! Banditi! (1951). Quattro volte vent’anni è un ottimo lavoro che, pur mantenendo il focus sul festeggiato del caso, non dimentica l’approfondimento e invoglia in questo modo a (ri)scoprire la filmografia del regista ligure trapiantato a Roma. 6,5/10.
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