Regia di Marco Spagnoli vedi scheda film
Con questo "docufilm" si ripercorrono i 62 anni vissuti "dentro al cinema" (non solo da regista, manche da attore, aiuto regista, sceneggiatore, ghost writer, produttore, e per oltre quattro anni alla guida di Rai Cinema) da Giuliano Montaldo, l'unico regista italiano che ha vinto un Emmy (l'Oscar della televisione americana).
Il film (un biopic, come si usa definrlo adesso) intreccia il "pubblico" con il "privato" fra materiali d'archivio, documenti personali, foto, vita, regie liriche, progetti rimasti incompiuti e film da lui diretti.
Di particolare interesse lo spazio riservato agli "incontri" (Ingrid Thulin, Leone, Volontè, Cassavetes, Simone Signoret, Fellini) lungo un percorso guidato da un racconto tutto in prima persona: una carrellata di aneddoti e di ricordi brulicante di immagini di eri e di oggi, arricchito dalle conversazioni con amici e colleghi (Morricone, Francesco Bruni e Carlo Lizzani che proprio da pochi giorni ha deciso autonomamente di mettere fine alla sua esistenza con il gesto eclatante del suicidio).
Interessante insomma ma un pò prolisso, comunque un documento sincero da vedere.
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