Regia di Paul Haggis vedi scheda film
Third Person è un pasticcio che fino a metà risulta pure vagamente appetibile, poi diventa clamorosamente indigesto. Film a episodi, uno peggio riuscito dell'altro, male assortito, improbabile, in più punti fastidioso, senza particolare significato, inverosimile. Storie parallele di donne e uomini, figurine senza spessore, mossi dalla mano pesante di un regista in cattivo stato di forma. Sfugge il senso dell'operazione, noiosa e piuttosto imbarazzante. Intrecci, crisi di coppia e d'identità, scappatelle, infatuazioni, imbrogli, abbagli. Sullo sfondo New York, Roma, Parigi, al solito utilizzate come cartoline spente e puramente pretestuose. Attori noti messi lì un po' a casaccio, pure loro a disagio. Si arriva alla fine a fatica. Mah.
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