Trama
A Parigi Michael (Liam Neeson), scrittore che ha da poco lasciato la moglie (Kim Basinger), riceve la visita dell'amante Anna (Olivia Wilde), un'ambiziosa e giovane giornalista che desidera esordire nella nerrativa. A New York Julia (Mila Kunis), un'ex attrice di soap opera ridottasi a lavorare come cameriera, desidera riottenere la custodia del figlio di sei anni, nonostante l'ex marito Rick (James Franco), un famoso artista, faccia di tutto per ostacolarla. A Roma Sean, un uomo d'affari americano in viaggio in Italia, si innamora della nomade Monica (Moran Atias), rimanendo coinvolto nella liberazione della figlia della donna rapita da un gangster.
Approfondimento
THIRD PERSON: TRE STORIE CON AL CENTRO UN TERZO INCOMODO
Scritto e diretto da Paul Haggis, Third Person racconta tre storie di amore, passione, fiducia e tradimento, ambientate in tre differenti parti del mondo: New York, Roma e Parigi. Le tre coppie di protagonisti, all'apparenza slegati tra di loro, condividono importanti analogie, raggruppabili in due dicotomie: amanti vs. coniugi estraniati e bambini persi vs. bambini ritrovati. In ognuna delle tre vicende è sempre presente, in forma diversa, una terza persone che, seppur non romanticamente o consapevolmente, entra a modificare i rapporti presistenti. Third Person deve la sua nascita ad una conversazione tra Paul Haggis e l'attrice israeliana Moran Atias (diretta da Haggis in The Next Three Days e nella serie tv Crash), convinta che per lui, sceneggiatore di opere basate sulla guerra (Lettere da Iwo Jima, Flags of Our Fathers, Nella valle di Elah), sulla morte prematura (Million Dollar Baby) o su 007 (Casino Royale), fosse arrivato il momento di impegnarsi nei campi di battaglia emotivi e psicologici generati dall'amore.
Realizzato tra l'ottobre 2012 e il gennaio 2013, Third Person è stato quasi interamente girato in Italia prendendo come modello di ispirazione Blow Up di Michelangelo Antonioni. La maggior parte dei set sono stati allestiti dallo scenografo Laurence Bennett a Cinecittà mentre una serie di posti di Roma sono stati usati per replicare le città di New York e Parigi (nonostante l'iniziale intenzione di girare le scene parigine a Torino) e una parte delle sequenze è stata portata a termine a Taranto.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonista della prima storia di Third Person, ambientata a Parigi, è l'attore Liam Neeson, che interpreta Michael. Celebre scrittore vincitore di un premio Pulitzer, Michael è in preda a un tumulto emotivo: ha appena lasciato la moglie Elaine, a cui presta il volto l'attrice Kim Basinger, e a Parigi ha modo di incontrarsi con l'Anna, l'affascinante ma conflittuale ed ambiziosa amante impersonata da Olivia Wilde.
A Roma, al centro della vicenda, vi è invece Scott, un ombroso uomo d'affari americano portato in scena da Adrien Brody. Scott, arrivato nel Belpaese per rubare i disegni dalle case di moda, odia tutto ciò che è italiano quando, fermatosi a mangiare in un ristorante, conosce la bella rom di origine albanese Monika, lontana ai suoi occhi dall'immagine comune che si ha di una zingara. Interpretata da Moran Atias, Monika sta per ricongiungersi con la sua giovane figlia ma, quando i soldi che ha risparmiato per pagare il riscatto della ragazzina le vengono rubati, ha bisogno di qualcuno che l'aiuti e Scott si sente in dovere di farlo. Insieme, i due si lanciano alla volta di Taranto, nel Sud Italia, dove l'americano inizierà a sospettare di essere il capro espiatorio di una truffa ben congegnata.
Il segmento ambientato a New York vede, infine, contrapporsi Mila Kunis e James Franco impegnati nei panni degli ex coniugi Julia e Rick, un'ex attrice di soap opera e un famoso pittore in lotta per l'affidamento del loro bambino di sei anni. Ad aiutare Julia, rovinata da un divorzio esacerbante, dalle spese legali e dalla pessima reputazione di madre, è l'avvocatessa Theresa, impersonato da Maria Bello, mentre ad assistere in maniera compassionevole alla disputa è Sam, la nuova fiamma di Rick interpretata dalla top model francese Loan Chabanol.
Note
La “terza persona” del titolo riguarda lo scrittore, deus ex machina di tutta la combinazione narrativa. Imbarazzante l’episodio italiano, che riesce a rendere oleografica anche la Taranto dei bassifondi, ma è tutta la struttura a non stare in piedi, soffocata da una sorta di sentimentalismo intellettuale e da una pesante programmaticità. Il film “a tema” avrebbe bisogno di una fluidità che qui non c’è, e a farne le spese sono prima di tutto gli interpreti.
Trailer
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Commenti (7) vedi tutti
Ho colto poco o nulla, ero distratto. Non un gran bel segnale sulla resa del film.
commento di moviemanLa descriz della trama inizia "A Parigi Michael (Liam Neeson)..." poi continua "A New York Julia (Mila Kunis), [...] ridottasi a lavorare come cameriera...". Non capisco: nella scena quando la cameriera prende nota dell'indirizzo dove dovrà recarsi siamo chiaramente a Parigi: si trova nella camera dello scrittore e non New York. Mi spiegate? Grazie
commento di nunziosOpera che riflette sull’importanza dell’uso di un alter ego per ripristinare un identità nella coscienza di un individuo con i sensi di colpa. Lo scrittore ed il suo rapporto con la scrittura, che usa strumento per cercare di fuggire dalla realtà in una realtà immaginaria alternativa dove tenta di riscattare se stesso.
leggi la recensione completa di AxerothIl film è popolato da volti noti, attori tutti di spessore che come in una giostra girano attorno allo scrittore Liam Neeson. Il finale è aperto e ognuno potrà trovare il giusto senso delle vicende che si rincorrono e che si fondono in realtà a creare l'unica storia, la disgrazia accaduta allo scrittore. Intrigante.
commento di Xristhy1Non basta un piano in sottofondo ed una confezione glamour per fare un bel film, che sarebbe stato grandioso se girato, ad esempio, da Antonioni. Il disvelamento finale del meccanismo narrativo non è sufficiente a bilanciare più di due ore di stranezze, un po' di noia e nessuna emozione. Voto 6.
commento di ezzo24Se avete un paio d'ore da buttare, o volete rifarvi gli occhi per qualche secondo con Olivia Wilde come mamma l'ha fatta guardatelo pure. Una volta sola però.
leggi la recensione completa di Damon77Dramma sentimentale ad episodi (3) che s'intersecano tra loro.Romantico quello con Neeson a Parigi,movimentato quello con Brody in Italia,drammatico quello con La Kunis a New York.L'ambizioso Haggis s'ispira ad Altman, ma fa cilecca con un film,fiacco,stracco e noioso.Inutile ed intuibile,dopo 40 min,il colpo di scena finale.Pessimo(*).
commento di medusatouch