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Philomena

Regia di Stephen Frears vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Philomena

di mmciak
6 stelle

"Philomena" diretto nel 2013 da
Stephen Frears,devo dire che non
mi è dispiaciuto,ma anche lasciato
perplesso.

La storia tratta che Philomena quando è rimasta incinta,
ancora adolescente nell'Irlanda del 1952,è stata mandata
nel convento di Roscrea per essere rieducata al pari di
tutte le donne come lei considerate perdute.

Al momento del parto, il bambino appena nato le viene
strappato dalle braccia dalle suore, per essere mandato
in America e dato in adozione.

Per cinquant'anni, Philomena ha cercato il figlio invano,
tanto che ha quasi perso le speranze di ritrovarlo.

A ridarle la forza per mettersi in viaggio e andare
in America è l'incontro con Martin Sixsmith,
un cinico giornalista con cui scoprirà la straordinaria
storia del figlio.

Il Film è una Produzione Anglo-Franco-Americana,
ed è basato sul Romanzo di Martin Sixsmith
"The Lost Child of Philomena Lee",e rappresenta
il il 24° Lungometraggio dell'esperto Stephen Frears,
che con un Budget di 12 Milioni di Dollari mette
in scena una storia biografica che fa impressione
per il modo com'è successo.

Intanto comincio con il dire che io il Romanzo non
l'ho letto, perciò la mia valutazione e di quello che
ho visto.

Il regista realizza un lavoro a mio parere troppo
romanzato, con cali di ritmo per la sua consapevole
lentezza di rappresentare gli eventi in modo realista,
e durante questo con montaggio con
spezzoni di pellicole con il figlio,
ma principalmente è Attoriale con le immense
interpretazioni di Judi Dench,nel ruolo di
Philomena Lee e Steve Coogan in quello
del giornalista Martin Sixsmith.

Questi vengono descritti come caratteri diversi
come Philomena,che ha sofferto da giovane,
orfana e profondamente cattolica,
ma contempo di larghe vedute e non fa una
piega nel sapere il figlio omosessuale con una
donna di facciata quando scopre essere stato
membro della Casa Bianca e Frears tiene
l'obbiettivo su di lei e i continui cambi di
umore e idee, e Martin,giornalista cinico,ateo ma molto
disinvolto che con questa storia vuole trovare
una verità scomoda da pubblicare,ma che
alla fine io mi sono ritrovato più vicino
per le sue diverse reazioni andando avanti.

Il tutto si snoda nello scoprire il figlio che
fine ha fatto, e dove la chiesa è protagonista
in negativo verso madre e quest'ultimo,e questa
storia di suore e persone mi ha fatto ricordare
"Magdaline",che devo dire è una spanna sopra
questo che è di livello medio,nonostante la
cura registica molto inglese e "Europea".

Il fatto che mi ha dato fastidio è il finale
buonista perché nonostante la carognata
della chiesa verso Philomena,lei decide
di perdonare perché appunto cattolica,
per una storia mentre guardi rimani
allibito per come hanno trattato i diversi
sentimenti del figlio,morto di AIDS e lei.

Nel Cast diretto bene figurano anche:
Sophie Kennedy Clark, Anna Maxwell Martin,
Ruth McCabe, Barbara Jefford, Kate Fletwood
e Peter Hermann.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la splendida Fotografia di Robbie Ryan,
le belle musiche di Alexandre Desplat,
le scenografie di Alan MacDonald
e costumi di Consolata Boyle,
che realizzano una buona messa
in scena.

In conclusione un Film medio,
a mio parere che Frears lo realizza
in maniera troppo romanzata
rallentando la tensione degli eventi,
per una storia vera che rimani allibito
per il ruolo delle suore e della chiesa
in negativo, ma che cade in un finale
che rimani perplesso per uno scontro
tra il credo e il non credo dove il primo
prende il sopravvento con il perdono.

Il mio voto: 6.


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