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Philomena

Regia di Stephen Frears vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su Philomena

di GIMON 82
8 stelle

Ritornare al passato,farsi carico di esso,cercando una verita' lontana che è parte di te.
Il film "Philomena" di Stephen Frears è un aggancio sincero ed emotivo al cuore di una madre.
E' la straordinaria Judi Dench ad incarnare la "simbolica" e sacra figura materna carica di umori,speranze e dolori.Frears coadiuvato dalla sceneggiatura di Steve Coogan e Jeff Pope inscena una "storia vera",di quelle che  fanno gola al grande schermo.Philomena è una donna irlandese,semplice e schietta nei modi,ed ironica quanto basta.
La prima inquadratura ci restituisce la "sacralita' " di una donna antica,inginocchiata ad un altare in procinto d'una preghiera.Una visione matronale d'un femminino che s'abbandona alle reminiscenze d'una gioventu' sprecata all'interno d'un repressivo convento.Frears intstilla un meccanismo di Flashback efficace,una fotografia studiata e sgranata che riporta ad un epoca di giovani donne sedotte e abbandonate.Philomena  è una di loro,con un bimbo in grembo,"rapito" e "affidato" ad una facoltosa famiglia.Passeranno 50 anni circa per lanciarsi con l'aiuto d'un giornalista alla ricerca d'un pezzo di cuore perduto.
Il tema centrale rincorre il tono emozionale,didascalico e caustico nel contempo,ritagliato su misura nella cinica figura del giornalista Steve Coogan."Philomena" e un film tagliato nel canone tradizionale da cinema "classico",molto british nella forma e convenzionale nello schema.
Un opera che riflette in pieno la tematica della maternita',abbracciando la "cattiveria" del dogma religioso,criticato aspramente dal giornalista Coogan.Judi Dench è un pezzo di cinema attoriale che scorre negli occhi,magnetica nello sguardo,dolce nel contenere l'emozione.
Una prova attoriale da urlo affiancata alla performance ottima di Coogan che con la Dench forma un inedita quanto bizzarra coppia d'investigatori.La ricerca della verita' è ripresa da Frears in modo calibrato,egregio nello spezzare l'ansia della scoperta con inframezzi di humor sottile.Philomena viaggia e travalica confini,scoperchiando dolori e onori d'un figlio lontano e "sconosciuto".Una maternita' a "distanza" che contiene l'energia d'un amore invisibile,mai sopito e sempre vivo.
La Dench con la sua chioma argentea che scopre l'America,da provincialotta semplice s'immerge nella vastita' d'un mondo che accoglie un pezzo di te.Ma le scoperte fanno male a volte,s'ingrigiscono nelle volte d'un tempo volato via,d''un figlio amato e mai osservato,oramai perso nel flagello d'una malattia maledetta.Il cuore di madre è pero' grande,sfugge ai facili rancori,riuscendo a perdonare una cattiveria retroattiva.Figlio e madre si "rincongiungono" pur essendosi persi,si sono cercati,amati e "riconciliati",almeno nel cuore di Philomena.
L'amore è piu' forte di ogni cosa,ci porta alle nostre radici,culturali,terrene e famigliari.Prima di congedarsi dal mondo ci si tumula nella "propria terra",in quelle radici nostre che non ci abbandonano mai,proprio come una madre che non ha perso le speranze.......

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