Regia di Ethan Coen, Joel Coen vedi scheda film
New York, primi anni ’60: Llewyn Davis, chitarrista di dubbio talento, tira a campare dopo il suicidio del partner artistico con cui formava un duo (ma si intuisce che anche prima non viveva nel paese di Bengodi): si esibisce nei locali del Greenwich Village, dorme sui divani degli amici che lo ospitano, deve far abortire una ragazza che aspetta un figlio (forse) suo, va a Chicago per ottenere un’audizione da un importante produttore (che lo riceve in una sala vuota e alla fine commenta con la frase “Non ci vedo tanti soldi, qui”), sogna di imbarcarsi su una nave e andarsene via; intanto un gatto rosso appare e scompare. Un film amarognolo, senza centro, senza svolgimento, che finisce dove era iniziato (provocando anche un beffardo paradosso temporale), con un protagonista perennemente sbalestrato, che insegue il successo ma in fondo non ci tiene neanche troppo. L’elegia dei perdenti è un po’ risaputa, ma i Coen conoscono bene il loro mestiere. Gradevole colonna sonora, in cui spicca la deliziosa Five hundred miles interpretata da Justin Timberlake, Carey Mulligan e Stark Sands. Come spesso succede nei film dei Coen, l’episodio più divertente è quello più gratuito: qui, il viaggio in auto con lo stizzoso John Goodman.
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