Regia di Hossein Amini vedi scheda film
1962. Lui (Mortensen, gigantesco come sempre) è un truffatore che si trova in Grecia per sfuggire ai suoi creditori. Lei (Dunst) la moglie inconsapevole ma non troppo. L'altro (Isaac) è una guida turistica americana dal passato fosco, anch'egli di stanza in Grecia. Sono questi i vertici di un triangolo amoroso dalle prossimità imprevedibili, costretti a una fuga senza sosta dopo l'uccisione accidentale di un detective inviato dai creditori. Tra rivalità a colpi di testosterone, sospetti reciproci, convivenze coatte e tentazioni di lucro, la loro fuga si trasforma in braccaggio.
Tratto da un romanzo di Patricia Highsmith (che anche qui, come già ne L'amico americano e ne Il talento di Mr. Ripley ci presenta personaggi doppi e carismatici), il film diretto dall'iraniano Hossein Amini, qui alla prima regia dopo avere sceneggiato film come 47 Ronin e Drive, si avvale di una buona prova d'attori e di una regia molto classica ma efficace. Ma l'espediente narrativo della fuga alla lunga mostra la corda.
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