Trama
Chester McFarland (Viggo Mortensen), abile truffatore, è in viaggio in Grecia con la moglie Colette (Kirsten Dunst) quando in un prestigioso albergo di Atene riceve la visita di un poliziotto greco, collaboratore della polizia americana da tempo sulle sue tracce. Rendendosi conto di poter essere arrestato ed estradato, Chester lo colpisce e in maniera accidentale lo uccide. Aiutato da Colette, prova ad occultare il cadavere ma viene visto da Rydal Keener (Oscar Isaac), studente americano reinventatosi guida per turisti che avevano conosciuto appena arrivati in città. Rydal da quel momento aiuta la coppia a scappare verso Istanbul ma durante la fuga subisce il fascino di Colette, accrescendo la gelosia e la paranoia di Chester.
Approfondimento
I DUE VOLTI DI GENNAIO: DA UN ROMANZO DI PATRICIA HIGHSMITH
Scritto e diretto da Hossein Amini, I due volti di gennaio è l'adattamento dell'omonimo romanzo di Patricia Highsmith ed è un thriller psicologico incentrato su tre soli personaggi: un artista della truffa americano, sua moglie e uno sconosciutoche incontrano in un paese estero e con cui rimangono coinvolti nell'omicidio di un ufficiale di polizia. La storia prende avvio nel 1962 quando una coppia di affascinanti americani, composta dal carismatico Chester McFarland e dalla seducente giovane moglie Colette, in vacanza ad Atene incontra Rydal, un americano che parla greco, lavora come guida turistica e si approfitta delle turiste. Colpito dalla bellezza di Colette e ammaliato dalla ricchezza e dalla raffinatezza di Chester, Rydal accetta volentieri il loro invito a cena ma niente nella coppia è come sembra: l'affabilità di Chester nasconde infatti segreti ben custoditi ed oscuri. Visitando i coniugi nel loro esclusivo albergo, Rydal si trova di fronte ad una situazione inaspettata e Chester gli chiede di aiutarlo a spostare il corpo di un uomo apparentemente incosciente, reo secondo la sua versione di averlo attaccato. Nella foga del momento, Rydal accetta e ciò lo porta ben presto al centro di eventi che ne inibiscono ogni libertà, imbarcandosi in un viaggio che porterà i tre dalla Grecia alla Turchia e dando vita a un pericoloso triangolo amoroso.Al suo debutto dietro la macchina da presa, Hossein Amini (apprezzato sceneggiatore) ha lavorato sul progetto di I due volti di gennaio, scritto dalla Highsmith nel 1964, per quasi 15 anni. Ammaliato dall'intreccio, Amini ha dovuto fare i conti con quello che è il romanzo forse meno accolto bene della Highsmith: pubblicato nove anni dopo il grande successo di Il talento di Mr. Ripley, I due volti di gennaio non ha mai trovato grande accoglienza tra critica e pubblico, tanto che lo stesso editore della scrittrice ne aveva rifiutato in un primo momento la pubblicazione considerando poco gestibile la storia di tre personaggi nevrotici. Il titolo del romanzo, inoltre, fa riferimento diretto alla rivalità tra Chester e Rydal. I Romani dedicarono il mese di gennaio a Giano, il dio degli inizi e delle transizioni rappresentato di solito con due facce che guardano in direzioni opposte (metaforicamente, una guarda al futuro e una al passato): l'apertura di un nuovo anno rappresenta sia la fine del vecchio sia la nascita del nuovo stesso e ciò comportava, secondo loro, una dualità che si rifletteva anche sull'uomo. Quando i destini di Chester e Raydal - tra loro molto simili - si intrecciano, anche loro diventano come le due diverse facce della stessa medaglia, una sorta di Giano moderno.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Personaggi principali di I due volti di gennaio sono Chester MacFarland, la moglie Colette e la guida Rydal, impersonati rispettivamente da Viggo Mortensen, Kirsten Dunst e Oscar Isaac. Chester e Rydal sono due uomini per certi versi molto simili e piuttosto emotivi. Rydal, in particolare, ha una spiccata sensibilità e scrive anche poesie. Entrambi truffatori, operano su due differenti campi di azione: Chester ha "ripulito" dei grandi investitori americani vendendo loro le azioni di un pozzo petrolifero inesistente, maturandone grandi somme e affrontandone le conseguenze quando un investigatore privato lo rintraccia ad Atene; Rydal invece opera su un raggio d'azione ristretto, usando la conoscenza della lingua e della tradizione greca per approfittarsi dei turisti più ingenui.Poiché esercita i suoi piccoli imbrogli per sbarcare il lunario, Raydal rimane colpito da Chester la prima volta che lo incontra: egli rappresenta tutto ciò che lui ha sempre voluto essere o che avrebbe sempre voluto avere come guida paterna (Rydal ha perso da poco il padre da cui si era allontanato da tempo) ma, naturalmente, non conosce a fondo chi ha davanti.
A differenza del romanzo della Smith che contrappone quasi dall'inizio Chester e Rydal come antagonisti, I due volti di gennaio di Amini attende fino a metà della pellicola per farli confrontare, costruendo tra i due rapporti quasi inestricabili attraverso gli eventi che affrontano e la dinamica padre-figlio che prende sempre più piede.
In quasi tutti i romanzi della Highsmith, i personaggi femminili sono meno interessanti di quelli maschili e vengono rappresentati in maniera più unidimensionale. A questa regola non scritta non sfugge neanche Colette MacFarland. Chester e Colette vedono il loro rapporto incrinarsi lentamente quando la polizia greca comincia ad inseguirli e dopo che il marito ha mentito sullo strano visitatore ad Atene. Inoltre, Colette ha anche una crescente attrazione per Rydal, più vicino a lei anagraficamente e più compassionevole e comprensivo, qualità che sembrano mancare a Chester.
TRA ATENE, ISTANBUL E LONDRA
La realizzazione di I due volti di gennaio è cominciata nell'ottobre 2012 sull'isola di Creta. Con un budget di 21 milioni di dollari, la produzione ha poi fatto tappa per quattro giorni ad Atene (nonostante le manifestazioni antigovernative che in un primo momento avevano portato la troupe a decidere di non sostare nella capitale greca) e per quattro settimane ad Istanbul prima di terminare le riprese negli Ealing Studios di Londra. Tre tra le località turistiche più affollate al mondo hanno fatto da set naturale per il film: l'Acropoli di Atene (con il tempio dedicato a Partenone), il Grande Bazar di Istanbul (dove ha luogo un lungo inseguimento tra viali e vicoli labirintici) e Cnosso. Allo scenografo Michael Carlin è spettato il compito di "eliminare" i tratti moderni presenti nei due luoghi e di ricreare l'aspetto che avevano nel 1962.
Fotografato da Marcel Zyskind, I due volti di gennaio presenta costumi d'epoca realizzati da Steven Noble (e ispirati da riviste e film dei primi anni Sessanta) e una colonna sonora firmata da Alberto Iglesias, a lungo collaboratore di Pedro Almodovar.
Note
Più ombre che luci in questa trasposizione patinata dell'omonimo romanzo di Patricia Highsmith firmata da Amini. Viggo Mortensen e Oscar Isaac si scambiano con godibile gigioneria il ruolo del gatto e del topo, ma le tensioni che innervano l’opera della Highsmith non rompono mai la superficie di una narrazione scontata come la Grecia da cartolina che la ospita.
Trailer
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Commenti (6) vedi tutti
Il romanzo della Highsmith meritava una maggiore fedeltà. Il difetto maggiore? Quello di aver privilegiato il meccanismo thriller della storia a scapito delle psicologie dei personaggi. L’ambiguità del libro che ben ci fa percepire l’omosessualità repressa che lega e allontana i due protagonisti va così a farsi benedire e banalizza tutto.
commento di (spopola) 1726792Seconda trasposizione cinematografica dell'ottimo giallo di Patricia Highsmith,è un film discreto,ma non all'altezza del romanzo,cui s'ispira.
leggi la recensione completa di Furetto60Effettivamente è parecchio Ripley-esco, ma l'intreccio del film non incanta. L'inizio faceva sperare meglio.
commento di moviemanStoriellina lenta assai,bei posti in Grecia,bene anche la Dunst ma pare tutto abbastanza ovvio e poco appassionante.voto.2.
commento di chribio1Storia originale, peccato il ritmo lentissimo ed il finale scontato
commento di adrianoelleroIl gioco del destino è sottile e fino all’ultimo Amini ci tiene in ansia e bisogna attendere un finale movimentato per sapere chi salverà la pelle e la reputazione. Dopo una buona parte del film a respirare la salsedine dell’aria greca, ci troveremo a correre per le stradine di Istanbul tra fumo di tabacco e profumo di the, con l'epilogo.
leggi la recensione completa di michemar