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Edge of Tomorrow - Senza domani

Regia di Doug Liman vedi scheda film

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La recensione su Edge of Tomorrow - Senza domani

di LAMPUR
10 stelle

 

Tom Cruise

Edge of Tomorrow - Senza domani (2014): Tom Cruise

 

Felicissima contaminazione. Anche se tratto da una novella del giapponese Hiroschi Sakurazaka nel 2004 (diverrà una striscia a fumetti quest'anno in occasione dell'uscita del film), il tributo a Ricomincio da capo, capolavoro di Ramis dove Bill Murray si risveglia tutte le sante mattine condannato a ripetere la sua giornata, è ovviamente elevatissimo, ma rispetto ad altri triti scimmiottamenti - Source Code su tutti - il loop temporale si svilppa in centinaia di (s)variate frazioni replicate che esaltano montaggio ed effervescenza filmica ubriacando la platea, sommando gigionesca ironia e situazioni paradossalmente comiche in un panorama di tragicità sempre incombente.

Avevo inesorabilmente bocciato Cruise nell'ultimo fantascientifico Oblivion, pesante e contraddittorio kolossal, con il nostro Tom stucchevole e noiosa maschera eroica.

 

Emily Blunt, Tom Cruise

Edge of Tomorrow - Senza domani (2014): Emily Blunt, Tom Cruise

 

 

Stavolta mi ha ribaltato le inquiete aspettative e lo ritrovo in una felice parodia di eroe involontario, che da pavido opportunista lo trasformerà in eroe facendolo crescere con le paure e le insicurezze che ogni comune spettatore può traslare dallo schermo alla poltrona.

E non c'è neanche il tempo (altra contraddizione in termini) di esaminare i rivolti psicologici di una giornata ripetuta all'infinito, non ci si impantana mai perché, per forza di cosa, si evolve sempre a ritmi da convulso videogame lasciando, ogni volta, spazio solo allo stupore.

Ai corti circuiti temporali aggiungiamo l'elemento fantascienza extraterrestre che varrebbe già un film a sé stante, con alieni telepatici e dalla connotazione ferocemente bastarda, ed eccovi servito un ricco menù dove frenesia, action, idee per uno sviluppo “coerente” (nonostante la materia capricciosamente volubile con la quale abbiamo a che fare), avanzano di pari passo coinvolgendoci fino all'inevitabile happy ending ma con ricca sorpresona ad ottimo effetto finale che non sto certo ad anticiparvi.

Emily Blunt è l'elemento “femminile” di raccordo in questa storia, perfettamente funzionale nonostante la rudezza della quale è investita e capace di emanare un ipnotico fascino involontariamente malinconico e tormentato che impareremo a conoscere.

Location ed effetti permeati di ottimo realismo, ma certo è l'effetto manipolatorio di dinamiche apparentemente ripetitive, l'arma segreta di questo eccellente blockbuster.

 

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