Regia di Raffaele Andreassi vedi scheda film
E' un documentario senza voce narrante. Secondo me è poco conoscitivo per quanto riguarda l'oggetto dell'indagine. Nonostante la sua brevità (confermo però i 20 min della scheda), è statico e fiacco. Il difetto maggiore, però, sembra essere il suo nascondere proprio quello che interesserebbe di più; più precisamente, il poco parlato dei personaggi viene sfumato qualche attimo dopo che hanno iniziato a raccontare o spiegare, e noi restiamo a bocca asciutta. Quello che rimane sono le figure di questi sventurati che vanno a mettersi nelle grinfie di guaritori, farrucchiere, indovini, sensitivi sperando di trarne giovamento per le loro sofferenze. I primi hanno un aspetto torbido e inquietante, mentre i secondi un'aria ingenua e di sussieguo che dà quasi fastidio. Come documentario, tuttavia, è un'opera sostanzialmente fallita, e nettamente al di sotto di analoghi esempi di Luigi di Gianni.
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