Regia di Rocco Papaleo vedi scheda film
Papaleo prete spretato per amore torna al paesello e viene confinato al faro dismesso: la mamma, ex insegnante poco morbida nei giudizi, deve già convivere con lo scandalo innescato dalla figlia più giovane. Fuggita con l’amante, ha mollato il marito Scamarcio che non sembra covare troppo rancore ma, dileggiato pure dai bambini in piazza, chiede ospitalità al faro dove si insedia anche la Bobulova nei panni (ridotti e svolazzanti) della prostituta pensionata. Lei canta Sole spento della Caselli al karaoke, lui suona il pianoforte rigorosamente senza pubblico: duetti impossibili diventano cori salvifici nel cinema familiare di Papaleo regista, che attutisce i bassi (meschinità & arretratezza - non solo - meridionali) con una pezza di umorismo agrodolce, e modula la sua malincomica voce sulle frequenze vivaci del paesaggio. Denso di sole ma mai arroventato, pavimentato di pietre che non paiono mai troppo aguzze: fanno inciampare volentieri il viaggiatore nei suoi passi. L’on the road di Basilicata Coast to Coast diventa un girotondo attorno al mondo resistente eppur sorprendente del sud, che costringe i segreti scomodi all’eremitaggio ma costruisce alberghi per le solitudini individuali. Il film collettivo tange i temi importanti (su tutti la fede, maturata come onesta passione calcistica) ma si concentra sui personaggi (su tutti Scamarcio, che sente il jazz nelle gocce di pioggia e incarna il tono della commedia). Quando allarga il campo visivo alla società perde il fuoco, ma ritrova la forza nell’improvvisazione. Ed è ancora un’altra musica.
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