Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Uno dei film più attesi dell’anno è un (raro) buco nell’acqua fatto dal buon vecchio Scorsese. Si segnala in primis una durata spropositata, al limite del tedioso, unitamente ad un cambio repentino di registro nella sceneggiatura: biopic ipertrofico e casinista nella prima parte, simil-dramma con velleità psico-sociologiche nell’ultima mezz’ora di visione. Col risultato che nella prima parte i parossismi esasperati, le scene sopra le righe, i dialoghi dai toni smaccatamente surreali fanno ridere di gusto, mentre la parte finale è invece una sorta di tentativo di rientrare nei ranghi, con la conseguenza che lo spettatore rimane spiazzato e in parte deluso. Anche il paventato parallelismo tra Jordan Belfort (il protagonista qui interpretato magistralmente da Leonardo di Caprio) e Gordon Gekko (Michael Douglas), lo squalo di “Wall street”, film del 1987 è uno specchietto per le allodole: mai due film su una tematica simile sono stati così lontani per indole. Da segnalare un Jonah Hill sempre più bravo e bravo e la presenza folgorante di Margot Robbie. Oltre al citato passaggio a vuoto di Martin Scorsese.
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