Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Jordan Belfort comincia a lavorare alla borsa di Wall Street proprio poco prima del 'lunedì nero' che, nel 1987, la fa crollare. Il ragazzo fa tesoro delle lezioni professionali e morali imparate sul campo e diviene broker in privato, dando vita a una serie di truffe colossali, a società finanziarie sempre più complesse, colme di personale e dai giri d'affari vertiginosi, spassandosela alla grande ogni singolo giorno fra droghe, prostitute e lusso ostentato. La sua rapida ascesa corrisponderà naturalmente a un'altrettanto rapido declino.
Anni luce distante dal precedente Hugo Cabret (2011), The wolf of Wall Street è una dolorosa parabola - nel senso evangelico del termine - sulla contemporanea crisi economica, un film talmente incredibile che non può essere che tratto da una storia vera. Quella di Jordan Belfort, broker che si è fatto le ossa a Wall Street, imparando alla svelta come fare denaro nella maniera più veloce e apparentemente legale possibile: investendo denaro altrui. Ma naturalmente gli inghippi finanziari sono troppi e troppo grandi per non venire alla luce, presto o tardi, e sconvolgere in negativo di conseguenza la vita di Belfort tanto quanto il suo trionfale ingresso a Wall Street l'aveva sconvolta in positivo. Leonardo Di Caprio, ormai habituè delle pellicole di Scorsese, è un protagonista impeccabile e qui si gioca l'ennesima carta per l'Oscar: invano, anche se le nomination all'Academy per il film saranno ben 5 e tutte destinate a cadere nel vuoto (fra le altre, come miglior film e per la sceneggiatura di Terence Winter, tratta dall'autobiografia di Belfort). In altri ruoli compaiono Matthew McConaughey, Jonah Hill, Rob Reiner, Kyle CHandler, Margot Robbie. Le tre ore tonde di durata possono scoraggiare la visione, ma ritmo, battute a effetto, scene corali e soprattutto una confezione in grande stile - siamo pur sempre in pieno territorio 'blockbuster' - riescono a non far sentire minimamente il peso della smodata lunghezza del lavoro. Colonna sonora a base di rock (Foo Fighters, Devo), come nella tradizione del regista. 6,5/10.
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