Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Jordan Belfort è un broker di Wall Street che tra alti e bassi riesce ad arrivare, con la sua Stratton Oakmont, in cima alla “catena alimentare” del mercato finanziario e a fare i soldoni. Ma alcuni suoi comportamenti poco leciti potrebbero far crollare il suo grande impero.
Martin Scorsese descrive ottimamente le derive dell’ambiente finanziario e di borsa, in cui le conoscenze di chi sta alla base della struttura non sono richieste (non a caso Belfort apre la sua piccola società con amici completamente ignoranti in materia) e tutto ciò che serve è il saper sfruttare l’idiozia delle persone. Interessantissimi gli spunti comici che vedono Leonardo Di Caprio e, soprattutto, Jonah Hill mattatori assoluti in scene come il salvataggio di Donnie col dualismo Jordan/Braccio di Ferro. Il regista sceglie volutamente di non enfatizzare negativamente la passione del protagonista per la droga e i soldi, lasciando che sia l’oggettività della situazione a parlare da sé, decisione coerente coi tempi ma che poteva secondo me essere realizzata in modo migliore, così come alcune sequenze comiche un po’ deboli. Alla fine del film si rimane con la fastidiosa sensazione di non disapprezzare il protagonista e la sua personalità abbastanza: difetti nella narrazione o la stessa è così ben articolata dal giustificare anche personaggi che nella vita di tutti i giorni si odierebbero? Cast di supporto straordinario.
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