Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Nella fase di promozione del film Martin Scorsese annunció di avere ancora solo poche frecce al suo arco, prima di smettere definitivamente. Questo non stupisce affatto, considerando i suoi 70 anni. D'altra parte peró é difficile immaginarsi uno Scorsese pensionato, dopo che questa sorta di regista rettile abbia dimostrato tanta disinvoltura nel passare da un genere all'altro e una vitalitá artistica e gioia esplorativa in questo suo ultimo film difficilmente riscontrabile in registi piú giovani. Nella satira finanziaria The wolf of Wall Street Scorsese mette in mostra ancora una volta il suo talento esplosivo presentandoci una sorta di bravi ragazzi borsiani, esperti non di crimini mafiosi, ma di imbrogli finanziari e dove l'esaltazione del proprio Ego non é suggellato da facoltativi colpi di revolver, ma da colpi di penetrazioni sessiste con proiettili a forma di pillole stupefacenti. Il ritratto del rapace giocatore di borsa Jordan Belfort viene fuori alla fine molto efficace, ma una simile impronta cosí genialmente trasgressiva delle regole classiche della biografia cinematografica, a favore di esilaranti esagerazioni satiriche, senza trascurare elementi drammatici e di alta tensione puó essere lasciata solo da un grande regista.
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