Regia di Marco Simon Puccioni vedi scheda film
Non mi piacciono i film ispirati alla vita di questo o qhel personaggio eccetto rari casi. Sul personaggio in argomento mi sono documentato e non mi risulta una figura di esempio. Apparentemente risulterebbe un personaggio vincente destinato ad una luminosa carriera in virtù di un comportamento, nel suo lavoro, onesto e integerrimo. Purtroppo dietro questa parvenza celava un carattere fragile che le vicissitudini della vita la hanno portata al suicidio. La lettera da lei lasciata "venerdì santo. Come Cristo anch’io affronto l’ultima mia via crucis. Sono stanca, troppo, e la vita professionale, la stima, non sono sufficienti a riempire il troppo dolore che sempre mi accompagna né questo nuovo dolore pieno di rabbia, di nausea, di disprezzo. Non c’è più posto in me per l’amore, per la comprensione, per la saggezza, per la generosità. Mi resta un ultimo atto di coraggio che peserà come un macigno per chi mi ha tradita, offesa, venduta, rinnegata. Un atto di coraggio contro chi non è stato capace che di sole menzogne, ipocrisie e viltà. A lui, a loro la vergogna del mio sangue e di un dolore che li perseguiterà per sempre. Auguro morte e infamia, dolore e sofferenza a chi mi ha dato morte e dolore e sofferenza. Auguro la stessa angoscia che mi ha uccisa, auguro tutto il male del mondo…e quello che mi è stato dato è la certezza…che nessuno potrà mai dare. Auguro vite distrutte così come con tanta leggerezza è stato distrutto quel che resta della mia. Non mi perdono di aver creduto in un sogno. Non posso perdonare chi quel sogno ha distrutto." non lascia dubbi, a mio parere, della sua fragilità e della non adeguatezza al suo lavoro.
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