Regia di Martin Brest vedi scheda film
E' un film ben girato e interpretato, veloce e spigliato, che fa volare le due ore di durata. La sceneggiatura vanta diverse idee carine e divertenti, e una indovinata serie di personaggi collaterali. Le varie trovate sui modi per avere informazioni riservate e farsi aprire tutte le porte le ho trovate un vero spasso. Poi mi ha fatto molto ridere il poliziotto negro continuamente gabbato dal protagonista. Il riso scaturisce forse dal fatto che lui rimane serissimo e impassibile di fronte alle beffe più tremende. Complimenti all'attore (Yaphet Kotto). I dialoghi hanno almeno una battuta memorabile: "Lo sai che ti daranno 10 anni per esserti spacciato per uno sbirro? -E quanto dovrebbero dare a te, allora, che lo sei veramente?". Molto divertente ho trovato anche la sequenza dell'acquisto dei biglietti del pullman.
E' un film che fa spesso ridere, ma non per questo banale. C'è anche un episodio serio ben riuscito e non zuccheroso, cioè quello dell'incontro del protagonista con la famiglia che non vede da anni.
Non sempre gli anni '80 (o quelli successivi) hanno partorito film di questo genere che funzionino veramente e che siano così ricchi di buone idee. De Niro è in forma smagliante. Forse un po' insicuro ho trovato solo Charles Grodin.
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