Regia di Anton Corbijn vedi scheda film
Ammetto di essere prevenuto, Philip Seymour Hoffman è nel novero dei miei attori preferiti di sempre. La sua prematura scomparsa continua a dispiacermi e penso a tutti film in cui avremmo potuto ammirarlo nella sua versatile e unica bravura. Così tutti i film con lui, tanto più questo uscito postumo, non possono che piacermi e quindi sono prevenuto appunto! Il film è una robusta storia di spionaggio di quelle che non si snodano in scene di azione vorticose e mozzafiato. Tutto l'intreccio si muove in una sorta di gioco di scacchi, con mosse e contromosse continue, strategie, relazioni tra enti, diffidenze e tradimenti. La parte del mattatore la fa il nostro compianto Philip, ma sono notevoli le presenze attoriali di Rachel McAdams, mai banale e sempre in parte, e di Willem Dafoe, sempre straordinario, anche in ruoli non principali, con il suo viso che sembra tagliato nel marmo da uno scultore. Finale a sorpresa, come prevedibile.
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