Regia di Anton Corbijn vedi scheda film
Anton Corbijn è fotografo e regista di videoclip di nomi della musica mondiale. Sono leggendari i suoi scatti a Keith Richards, Tom Waits, Miles Davis. Sua la regia di gran parte dei video dei Depeche Mode. Olandese, si cimenta con buon esito nella direzione di questo A Most Wanted Man, un'intricata storia a base di spionaggio, terrorismo, attualità, politica internazionale. La trama è semplice: un uomo di padre russo e madre cecena, di religione islamica, si introduce clandestinamente in Germania, nella città di Amburgo (vera protagonista assieme agli attori della pellicola, ben fotografata nelle eccellenti ambientazioni), dopo essere stato torturato. Viene preso sotto l'ala protettiva di un avvocato dei diritti civili e finisce al centro di una rete di intercettazioni, ricatti, inganni, rapimenti, tentativi di redenzione e trappole finanziarie. A tessere le fila degli eventi uno scafato Philip Seymour Hoffmann, nel ruolo di capo di una cellula dei servizi segreti schierati contro il terrorismo, pro-sicurezza dello stato. Ottima prova, coadiuvata da comprimari perfetti, cast di prim'ordine. Buona la sceneggiatura, bel doppiaggio italiano. Rimarrà per sempre nella storia l'ultima sequenza del film, quella in cui lo sguardo dell'attore americano scomparso si sofferma sullo specchietto retrovisore, a guardare indietro, per poi avviarsi tristemente verso un futuro che noi tutti conosciamo.
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