Trama
Dopo essere stato torturato quasi a morte, Issa (Grigory Dobrygin), immigrato clandestino metà ceceno e metà russo, arriva in Germania per rintracciare il ricco banchiere Tommy Brue (Willem Dafoe) e dare una svolta al destino sfortunato ereditato dal padre. Pur non conoscendo Brue, Issa è in possesso di una parola d'ordine di cui il banchiere conosce il significato. Giunto ad Amburgo, conosce Mulik, un giovane musulmano di seconda generazione che vive sulla propria pelle i pregiudizi post attacco alle Torri Gemelle e che lo accoglie in casa. Dopo essersi rivolto all'avvocatessa Annabel Richter (Robin Wright) per contattare Brue, Issa finisce però nel mirino dei servizi segreti tedeschi, sospettato di terrorismo, e di quelli americani.
Approfondimento
LA SPIA: TRATTO DA UN ROMANZO DI JOHN LE CARRÉ
Diretto da Anton Corbijin e sceneggiato da Andrew Bovell, La spia è l'adattamento del romanzo Yssa il buono di John Le Carré e racconta la storia di Issa Karpov, un ventiseience ceceno ritenuto dall'Interpol uno jihadista. In fuga dal suo paese, Issa arriva ad Amburgo dieci anni dopo gli eventi che hanno sconvolto l'America l'11 settembre 2001 in cerca delle fortune lasciate dal padre. Nella città tedesca Issa attira l'interesse delle agenzie di sicurezza tedesche e americane, che sin da subito si interrogano sulla reale identità dell'uomo: vittima oppressa o pericoloso estremista? Arrivato ad Amburgo come vagabondo, Issa viene riconosciuto da Gunther Bachmann, che con il suo team di giovani spie lavora per l'unità anti-terrorismo tedesca e scandaglia la comunità islamica della città alla ricerca di eventuali criminali. Ad affiancare Issa è la sofisticata Irna Frey. Ben presto si scopre che Issa si trova lì per mettersi sulle tracce di un banchiere di nome Thomas Brue, il capo di una banca privata a cui suo padre ha affida il suo "tesoro". Trovata l'amicizia di una donna turca, Karpov riesce poi ad entrare in contatto con la giovane e idealista avvocatessa Annabel Richter, che dopo aver ascoltato la sua storia di torture subite in patria decide di aiutarlo a recuperare l'eredità persa.
Dieter Mohr, capo dell'intelligence tedesca ad Amburgo, sospetta invece che Issa sia arrivato per mettersi in contatto con le cellule islamiste della città e vorrebbe arrestarlo subito. Bachmann, però, lo frena per non compromettere le sue indagini sulla cellula finanziata dall'insospettabile accademico musulmano Faisal Abdullah. I sospetti di Bachmann su Abdullah sono condivisi anche da Martha Sullivan, agente della Cia di prim'ordine che accetta di collaborare con Mohr. Nel corso di 72 ore di tempo, Bachmann dovrà dunque manovrare Tommy Brue, Annabel Richter, Issa Karpov e Faisal Abdullah, per comprovare la sua tesi su Issa e sui suoi reali scopi e braccare la cellula gestita da Abdullah.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
In La spia ad interpretare Gunter Bachmann è il premio Oscar Philip Seymour Hoffman. Capo di una piccola organizzazione anti-terrorismo di Amburgo, Bachmann non è ben visto dalla comunità di agenti segreti tedeschi a causa dei suoi metodi soft e delle sue lunghe (ma accurate) indagini. Il suo operato spesso comporta che incontri faccia a faccia i sospettati e che stabilisca con loro delle relazioni spesso empatiche e/o intime, un comportamento da un lato amorevole ma dall'altro lato quasi brutale per le conseguenze che può apportare. Tra i membri della squadra di Bachmann si evidenziano soprattutto Max e il braccio destro Irna, impersonati rispettivamente da Daniel Brühl e Nina Hoss.L'agente della Cia Martha Sullivan, colei che a un certo punto appoggia Bachmann e i suoi sospetti, ha invece il volto di Robin Wright. Il rapporto tra Bachmann e la Sullivan è molto instabile, dal momento che egli non crede a pieno in lei e nel suoi intuito e modo di agire americani.
Rachel McAdams dà corpo al personaggio dell'avvocatessa Annabel Richter, giovane idealista ed attivista di una organizzazione umanitaria in difesa dei diritti dell'uomo. Annabel è colei che cerca di aiutare Issa Karpov, qualificandosi come il terzo vertice di un triangolo formato con il ceceno e Bachmann: entrambi gli uomini infatti vogliono qualcosa da lei, che inevitabilmente si pone al centro tra loro due.
Poiché il regista Anton Corbijn era alla ricerca di un volto quasi sconosciuto, il ruolo di Issa Karpov è finito nelle mani dell'attore russo Grigoriy Dobrygin, noto per essere stato uno dei protagonisti del film How I Ended This Summer. Metà russo e metà ceceno, Issa è frutto di una violenza e sua madre è morta dopo averlo dato alla luce. Egli arriva in Germania per mettersi sulle tracce dell'eredità lasciata dal padre, un oligarca russo, e conservata nella banca privata di Thomas Brue. A portare in scena Brue è l'inglese Willem Dafoe.
L'enigmatico accademico Faisal Adbullah è interpretato dall'attore iraniano Homayoun Ershadi mentre suo figlio Jamal ha il volto di Mehdi Dehbi. Mohr, il capo dell'intelligence tedesca, è infine impersonato dal tedesco Rainer Bock mentre Leyla e il figlio Melik, fondamentali nell'accogliere Issa ad Amburgo, sono portati in scena da Derya Alabora e Tamer Yigit.
LE CONSEGUENZE DELL'11 SETTEMBRE
Thriller politico che riflette sul modo in cui è cambiato il mondo dopo gli attentati del 2001, La spia si caratterizza per non avere un reale aantagonista: tutti i personaggi, all'apparenza più o meno cattivi, credono in quello che fanno e, seppur spinti da motivi differenti, hanno le loro buone ragioni per agire come agiscono. Tutti convergono verso un unico centrale obiettivo rappresentato dall' "uomo più ricercato", che vedono però ognuno da una differente prospettiva e che vogliono per differenti motivazioni.Girato interamente in Germania - 38 giorni ad Amburgo e 2 giorni a Berlino - tra il settembre e l'ottobre 2012 e fotografato da Benoît Delhomme, La spia ha ricevuto la sua approvazione dallo stesso Le Carré, che ha visitato il set diverse volte e ha appoggiato le scelte operate dal regista e dallo sceneggiatore.
Note
Corbijn si muove bene tra le pagine del romanzo e ne asseconda lo spirito freddo e disilluso con una regia secca e sobria e un bel cast e ne fa una riuscita riflessione sulle apparenze, la legittimità del dubbio, i confini della manipolazione e l’impossibilità di fare andare le cose per il verso giusto. Sarà ricordato come l’ultimo film con Hoffman, senza essere l’ultimo film con Hoffman, ma c’è molto di più. Adattamento del romanzo "Yssa il buono" di John Le Carré.
Trailer
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Commenti (7) vedi tutti
Lento, pesante. Peccato perché all'inizio sembrava promettere bene.
commento di moviemanInteressante e tutto sommato ben fatto. Nella sintesi del sito piccoli errori: nessuna parola d'ordine, serve uno 'strumento'. 7,5
commento di BradyInquadrature dondolanti e tremolanti per più di due ore: preparate la pastiglie per il mal di mare. Film complicato, confuso, nebuloso... la gente arriva dal nulla e finisce nel nulla...
commento di Aiace68Nebuloso e a tratti saporifero,ma e' l'ultimo lavoro di Hoffman,bisogna vederlo....
commento di ezioNoioso....noioso.....noioso.....
commento di Travis21Complicato, difficile, ma la storia è avvincente e il protagonista è strepitoso.
commento di slim spaccabeccoSoporifero ai limiti dell'indecenza. Voto 5.
commento di ezzo24