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Prigioniero della Seconda Strada

Regia di Melvin Frank vedi scheda film

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La recensione su Prigioniero della Seconda Strada

di Furetto60
8 stelle

Grande prova di jack Lemmon

Cinquantenne  newyorchese, in una giornata estiva, afosa, calda e con problemi di vario genere,tipo mancanza d'acqua e di corrente elettrica, prima perde il lavoro,poi subisce il furto nel suo appartamento e infine litiga furiosamente con il vicino, diventando sempre più nevrotico e paranoico.Jack Lemmon era artista straordinario e istrionico, che sapeva dare ai suoi personaggi credibilità e spessore. In questo film, partecipa interpretando un ruolo decisamente drammatico ,si trasforma infatti in un  uomo isterico e tormentato,il quale immerso nella grande metropoli,anonima e spersonalizzante, ne viene travolto,reagendo nel peggiore dei modi. In un' "escalation" di drammi personali e familiari,da cui sembra venirne sepolto passivamente,cade in profonda depressione,ma riuscirà con un colpo di coda finale, alla fine a risollevarsi e a venirne fuori, aiutato anche da una moglie paziente e positiva.Notevole e sottovalutato spaccato coniugale e urbano minimalista,trasposto efficacemente, da un dramma teatrale  di Neil Simon.Riflessione seria e profonda sul malessere che affligge l'uomo moderno,lo straniamento,il senso di  solitudine e l'alienazione dell'individuo contemporaneo,soprattutto quando si trova incardinato in grandi e dispersivi contesti ambientali, perde i suoi riferimenti e si sente disorientato e spaesato in balia di eventi, che non riesce più a controllare.

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